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Spagna, il giudice ordina la vaccinazione per una anziana contro il volere della famiglia

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Un giudice nella regione autonoma della Galizia, in Spagna, ha dato il permesso legale ad una casa di cura locale di somministrare un vaccino COVID-19 a una residente anziana e inabile, ignorando le proteste espresse della sua famiglia preoccupata per gli effetti collaterali dannosi dell’iniezione.

 

Il caso è il primo nel suo genere in un paese in cui il governo ha più volte sottolineato che le vaccinazioni sarebbero volontarie, secondo un articolo dell’Associated Press (AP).

 

Il giudice ha stabilito che, anche se la donna era «incapace di fornire un valido consenso», il potenziale danno derivante dalla sua mancata somministrazione del vaccino era maggiore dei possibili effetti collaterali del vaccino

Il giudice Javier Fraga Mandián ha stabilito che, anche se la donna era «incapace di fornire un valido consenso», il potenziale danno derivante dalla sua mancata somministrazione del vaccino era maggiore dei possibili effetti collaterali del vaccino.

 

La casa di cura in cui risiede attualmente la donna di 84 anni, Domus San Lázaro, ha presentato istanza al tribunale per il diritto di vaccinare la donna dopo che sua figlia, che è anche il suo tutore legale, ha deciso di non acconsentire alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech alla sua anziana madre.

 

La casa di riposo ha dichiarato che, di tutti gli anziani residenti dei quali si prendono cura delle loro proprietà residenziali in tutta la Spagna, questo è stato l’unico caso in cui un tutore legale ha rifiutato il vaccino.

 

La casa di riposo ha dichiarato che, di tutti gli anziani residenti dei quali si prendono cura delle loro proprietà residenziali in tutta la Spagna, questo è stato l’unico caso in cui un tutore legale ha rifiutato il vaccino

I rapporti confermano che la donna non è stata in grado di acconsentire o rifiutare la vaccinazione da sola. Il suo stadio avanzato di demenza le ha impedito di «partecipare anche in minima parte alla decisione sull’opportunità o meno di essere vaccinata».

 

Nonostante la tutela legale della figlia da parte della madre, il giudice Mandián ha visto l’occasione come un obbligo legale per il tribunale di intervenire, dove, secondo lui, «l’esistenza di decine di migliaia di morti» in Spagna è stata una causa sufficiente per prendere la sentenza: «L’epidemia è in espansione e il rischio per la vita è molto significativo. Si tratta di bilanciare i due rischi e di optare per il male minore, che per una persona di 84 anni significa farsi vaccinare».

 

La sentenza del giudice si è estesa fino a imporre una seconda dose del vaccino tre settimane dopo la prima, a meno che i rapporti medici non scoprano ragioni per sconsigliare di continuare il suo ciclo di vaccinazione.

 

Oltre ad aspettarsi più casi di vaccinazioni non volontarie, la Spagna potrebbe vedere i membri della famiglia privati ​​della tutela legale se negano al personale medico la possibilità di vaccinare i loro cari

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