Essere genitori
Giornalista inglese afferma che «bisogna creare porno per bambini»
La giornalista trentenne Flora Gill, che si vanta sul suo profilo Twitter di scrivere per GQ, ST Style Magazine, The Sunday Times Magazine e Evening Standard, ha affermato che i bambini hanno bisogno di «porno di livello base».
«Someone needs to create porn for children»: «Bisogna che qualcuno crei porno per bambini», ha twittato la giornalista britannica pochi giorni fa.
«I giovani stanno già guardando porno, ma trovano video hardcore aggressivi che danno una visione terribile del sesso. Hanno bisogno di un porno di livello base! Un sito soft core dove tutti chiedono il consenso».
wtf wtf wtf wtf wtf wtf wtf wtf wtf pic.twitter.com/kjlg9bQrKU
— Lauren Chen (@TheLaurenChen) July 29, 2021
«Qualcuno deve creare porno per bambini», ha twittato la giornalista pochi giorni fa
La Gill, che è figlia di un noto giornalista inglese e del segretario di Stato per gli affari interni del Regno Unito nel governo di Theresa May, ha in seguito cancellato il suo tweet – non senza poche polemiche per la «cancellazione forzata» del suddetto post – dopo aver ricevuto una grande quantità di messaggi polemici contrari riguardo la sua esternazione.
La stessa Gill ha quindi chiesto agli utenti Twitter di «lasciar morire» quel post, di non fare screenshot e non diffonderli.
«Sì, la perversione appartiene al Pride. E voglio che i miei figli lo vedano».
apropos of nothing I really think if someone quickly deletes a tweet, it shouldn’t be screenshotted and shared like… just let it die, you know? no? no one else agree?
— Flora Gill (@FloraEGill) July 29, 2021
Le osservazioni inquietanti della Gill arrivano dopo che la giornalista del Washington Post, Lauren Rowello, aveva scritto un editoriale il mese scorso sostenendo che i bambini siano esposti al «kink» – ossia a delle pratiche erotiche «non convenzionali», e che secondo il vocabolario può tradursi come «perversione» – nei gay pride.
«Sì, la perversione [kink, ndr] appartiene al Pride», si legge nel pezzo della Rowello. «E voglio che i miei figli lo vedano».
«I bambini che sono testimoni della cultura kink sono rassicurati che le esperienze alternative di sessualità ed espressione sono valide – non importa chi diventino man mano che maturano, aiutandoli a riconoscere che le loro esperienze personali non sono cattive o sbagliate e che non sono soli nella loro esperienze», ha scritto Rowello.
Perché, dopo la sessualizzazione precoce a base di educazione sessuale e cartoni espliciti, ora si sta procedendo apertis verbis verso la perversione?
Ci chiediamo, una volta di più: perché la sinistra è così irremovibile riguardo alla sessualizzazione dei bambini?
Perché, dopo la sessualizzazione precoce a base di educazione sessuale e cartoni espliciti, ora si sta procedendo apertis verbis verso la perversione?