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Giornale francese: gli USA schiereranno in Europa le nuove di bombe nucleari tattiche B-61

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Claude Angeli, caporedattore del settimanale satirico francese Le Canard Enchaîné, una testata ritenuta un prezioso canale per la pubblicazione di «fughe di notizie» dall’Intelligence militare francese, questa settimana è dedicato alla questione delle «Nuove armi nucleari statunitensi in Europa».

 

Il 12 aprile, riferisce Angeli, gli addetti militari francesi di stanza a Washington hanno partecipato a un seminario a porte chiuse dell’Advanced Nuclear Weapons Alliance Deterrence Center.

 

La sua oratrice principale è stata Jessica Cox, direttrice della direzione della politica nucleare presso il quartier generale della NATO a Bruxelles.

 

I nuovi orientamenti delineati da Cox furono confermati ai delegati francesi dal Pentagono e trasmessi tramite i capi di Stato maggiore all’Eliseo.

 

La nuova versione (modello 12) delle bombe nucleari B-61 sarà «presto immagazzinata sul suolo europeo e, progressivamente (da qui al 2030), i Paesi che hanno acquistato jet americani F-35 potranno schierarli contro un aggressore , sotto stretto controllo del Pentagono».

 

La bomba nucleare B-61 è la principale bomba termonucleare a gravità degli Stati Uniti nelle scorte permanenti dopo la fine della Guerra Fredda. Essa è considerata «un’arma nucleare strategica e tattica di intensità medio-bassa» e quindi estremamente destabilizzante, riporta EIR.

 

Secondo il direttore Angeli, le nuove bombe B-61 sostituiranno il precedente modello già presente in Germania, Paesi Bassi, Belgio e Italia. Quindi, verranno schierate nel Regno Unito e «a seconda di come si evolve la situazione», verranno proposte in Polonia, Danimarca e Norvegia. Il Pentagono ha già impegnato 484 milioni di dollari per preparare il deposito in sicurezza in questi Paesi.

 

La decisione degli Stati Uniti, osserva Angeli, «si aggiunge alla recente decisione di creare basi militari in tre Stati baltici, nonché in Polonia, Romania, Ungheria e Slovacchia».

 

A gennaio, la National Nuclear Security Administration del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato che la produzione su larga scala del B-61-12 inizierà a maggio.

 

Il programma prevede la costruzione di 500 bombe al costo di circa 10 miliardi di dollari – ogni bomba costa il doppio di quanto se fosse costruita interamente in oro.

 

 

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