Misteri

Ghislaine Maxwell «pronta» a testimoniare a Washington

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Ghislaine Maxwell, storica partner di Jeffrey Epstein e della sua operazione, sarebbe incline a testimoniare al Congresso riguardo il caso per cui è, ad oggi, l’unica persona in carcere. La notizia arriva mentre infuria la polemica tra la base MAGA e il presidente Trump, che, nonostante le promesse elettorali, ora non vuole che si parli più del caso.

 

Secondo una fonte che ha parlato con il giornale britannico Daily Mail, «nonostante le voci, a Ghislaine non è mai stato offerto alcun tipo di patteggiamento. Sarebbe più che felice di presentarsi al Congresso e raccontare la sua storia».

 

«Nessuno del governo le ha mai chiesto di condividere ciò che sa. Rimane l’unica persona ad essere stata incarcerata in relazione a Epstein e accoglierebbe con favore l’opportunità di dire la verità al pubblico americano» scrive il tabloid inglese.

 

La Maxwell sostiene che avrebbe dovuto essere protetta dall’azione penale in base a un accordo di non persecuzione stipulato da Epstein, il suo ex amante e capo, nel 2007, quando accettò di dichiararsi colpevole di due accuse minori di prostituzione in un «accordo amichevole» che gli costò poco tempo dietro le sbarre.

 

Come riportato da Renovatio 21Ghislaine Maxwell è una delle figlie del magnate dei media inglese Robert Maxwell, che aveva cambiato nome nascondendo le sue origini ebraico-carpatiche: vero nome Ján Ludvík Hyman Binyamin Hoch, nato a Slatinske Doly in Rutenia (ora Ucraina) in una famiglia povera e numerosa che praticava l’ebraismo ortodosso e parlava solo yiddish. Robert Maxwell è stato definito come una «superspia» dello Stato di Israele, per il quale avrebbe trafficato segreti atomici. Morto misteriosamente nell’Atlantico mentre era sul suo panfilo (chiamato Lady Ghislaine), al funerale in Israele erano presenti vari capi del Mossad e vertici dello Stato Ebraico.

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La Maxwell sta attualmente scontando una pena di 20 anni presso l’Istituto correzionale federale di Tallahassee per traffico di ragazze minorenni a fini sessuali, dove ha adottato la «fede ebraica del defunto padre», ricevendo di conseguenza, con l’aiuto di un’organizzazione del movimento ebraico Chabad-Lubavitch, il beneficio di differenze nei pasti e nell’estensione del tempo libero.

 

Ghislaine è ritenuta essere un collegamento tra il caso Epstein e i servizi israeliani, sempre più sospettati di essere dietro l’immane operazione di ricatto dei potenti della Terra filmati mentre facevano sesso con ninfette nell’isola di San Giacomo piccolo nelle Isole Vergini britanniche o nelle magioni di Epstein (in Florida, in Nuovo Messico, a Parigi, a Nuova York aveva il più grande palazzo della città).

 

La Maxwell, è emerso, ha fatto vari viaggi con Bill Clinton, di cui, secondo le voci, sarebbe stata pure amante.

 

Nel frattempo continua a infuriare la polemica sulla dichiarazione del Dipartimento di Giustizia secondo cui non esiste una «lista dei clienti» di Epstein e sulla pubblicazione di video dall’interno del Metropolitan Correctional Center di New York che, secondo il dipartimento di Giustizia, dimostrano il suicidio dell’uomo nel 2019 mentre era detenuto con l’accusa di traffico sessuale. Dal video, tuttavia, manca un minuto.

 

Ad un giornalista che nel giorno dell’arresto della Maxwell chiedeva un commento a Trump, che la conosce personalmente come figura costante nel mondo dei party altolocati a Nuova York ed in Florida, il presidente reagì augurando alla donna buona fortuna.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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