Oligarcato
George Soros crea «Good Information INC.» per combattere le fake news
Si tratta quindi di un progetto di infiltrazione dell’opinione pubblica di tipo bottom-up, cioè a partire dalla base, dalle parti più periferiche del sistema dell’informazione
Si tratta quindi di un progetto di infiltrazione dell’opinione pubblica di tipo bottom-up, cioè a partire dalla base, dalle parti più periferiche del sistema dell’informazione. Sulla carta, è un approccio di nuovo tipo: usare il potere finanziario di milioni di dollari sui pesci piccoli prima che su quelli grandi.
Sulla carta, è un approccio di nuovo tipo: usare il potere finanziario di milioni di dollari sui pesci piccoli prima che su quelli grandi
George Soros ha diversificato il suo approccio «filantropico» agli USA. Dopo aver per anni sostenuto con milioni e milioni di dollari il Partito Democratico e i suoi politici (più, forse, qualche repubblicano) è passato ora a cercare di influenzare le elezioni dei Procuratori degli Stati e delle città. Una mossa che, secondo alcuni, altera più incisivamente l’equilibrio sociale, perché i procuratori sono coloro che possono attivarsi e perseguire un crimine o meno (per esempio: i furti nei negozi, lo spaccio di droga, lo scasso durante le rivolte violente etc.).
È inoltre noto come, nell’anno fatale delle rivolte razziali americane, egli abbia aumentato i finanziamenti a «organizzazioni di giustizia giudate da neri». Egli tuttavia nega di essere dietro al caos nero del 2020.
Questa mossa sui media locali lascia immaginare una nuova svolta nel programma di azione dello speculatore che nel 1992 fece crollare la lira italiana, per poi essere premiato da Romano Prodi con una laurea honoris causa a Bologna nel 1997.
Bisogna ricordare che riguardo l’attacco distruttivo contro la nostra valuta nazionale, costato una catastrofica perdita di valore del 7% sul dollaro, molte persone attive in quelle ore concitate, fecero carriera.
Amato, socialista stranamente sopravvissuto all’ecatombe giudiziaria di Mani Pulite, era premier: venne eletto di nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2000.
Ciampi, che era governatore alla Banca d’Italia, fu fatto primo ministro e poi Presidente della Repubblica.
Draghi, pochi mesi prima, aveva dichiarato sul panfilo inglese Britannia che l’economia italiana sarebbe stata privatizzata: per gli investitori una manna, soprattutto dopo il mercoledì nero di Soros avvenuto pochi mesi dopo. I prezzi di qualsiasi bene svenduto dallo Stato, crollata la moneta, già partiva scontato di una percentuale quasi a doppia cifra.
Draghi era allora direttore generale del tesoro: divenne più tardi Governatore della Banca d’Italia, poi 3° presidente della Banca Centrale Europea, poi Primo Ministro italiano.
E non è ancora finita.
Immagine di Justus Hayes via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal (CC0 1.0)
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