Geopolitica

Gazprom aveva già trovato un ordigno esplosivo NATO vicino al Nord Stream nel 2015

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Nel novembre 2015, un veicolo subacqueo senza pilota della NATO è stato trovato durante una regolare ispezione visiva del gasdotto Nord Stream. Lo ha ricordato il portavoce ufficiale di Gazprom Sergej Kuprijanov durante un’apparizione televisiva sul canale Rossiya-24, riporta l’agenzia russa TASS.

 

«La NATO ha affermato che il veicolo per lo smaltimento delle mine subacquee è andato perso durante le esercitazioni», ha osservato l’uomo del colosso energetico russo.  «Tali esercitazioni NATO quando l’ordigno esplosivo da combattimento si sono rivelate essere esattamente sotto il nostro gasdotto».

 

All’epoca l’ordigno esplosivo fu disattivato dalle forze armate svedesi in quel momento e il trasporto di gas che era stato interrotto a causa dell’emergenza fu quindi ripreso, ha affermato il Kuprijanov .

 

Un comunicato stampa del 12 novembre 2015, attribuito a Lars Grönstedt, senior management advisor di Nord Stream, afferma che «le forze armate svedesi hanno eliminato con successo l’oggetto con munizioni trovato vicino a Nord Stream Line 2 (…) Nord Stream AG apprezza il professionista e pronta assistenza da parte delle forze armate svedesi. La linea 2, che era stata chiusa in ingresso in via precauzionale, è stata riaperta e ha ripreso il trasporto del gas».

 

«Il pezzo di munizione è stato trovato in prossimità della linea 2 del Nord Stream il 6 novembre 2015 durante le operazioni di indagine di routine nell’ambito delle attività annuali di valutazione dell’integrità del sistema di gasdotti offshore Nord Stream. La posizione dell’oggetto era nella Zona Economica Esclusiva Svedese a circa 120 km dall’isola di Gotland. Le autorità svedesi competenti sono state informate e sono rimaste in contatto diretto con Nord Stream fino a quando l’oggetto non è stato eliminato con successo».

 

Come riportato da Renovatio 21, le esercitazioni militari NATO denominate BALTOPS dello scorso giugno includevano droni sottomarini per lo sminamento, per i quali personale ucraino veniva addestratato da britannici e statunitensi.

 

Il comunicato stampa della Marina degli Stati Uniti affermava che «scienziati di cinque nazioni hanno portato gli ultimi progressi nella tecnologia di caccia alle mine Unmanned Underwater Vehicle (UUV) nel Mar Baltico per dimostrare l’efficacia del veicolo negli scenari operativi. Il BALTOPS Mine Counter Measure Task Group si è avventurato in tutta la regione baltica praticando la localizzazione, lo sfruttamento e il disarmo degli ordigni in punti critici marittimi».

 

Non è negabile che alcune operazioni di BALTOPS hanno avuto luogo vicino alle tre esplosioni che hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream 1 e 2, di fatto impedendo qualsiasi possibilità di accordo tra Russia e Europa e mettendo in ginocchio i Paesi UE che, come Germania e Italia, dipendevano dal gas russo per quasi metà del loro fabbisogno energetico.

 

Degli istruttori britannici che preparano all’uso dei droni subacquei i militari ucraini vi sono video e articoli di Euronews.

 

 

Come riportato da Renovatio 21, la Svezia, che ha chiesto di entrare nella NATO, negli ultimi mesi sta procedendo alla rimilitarizzazione delle sue isole baltiche.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

 

 

 

 

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