Geopolitica
Gaza, «un pasticcio geopolitico è sopra di noi»: parla il direttore di un giornale israeliano
Nahum Barnea, il direttore di Yedioth Ahronoth, il quotidiano israeliano più diffuso, ha messo in guardia il 3 dicembre sui pericoli dell’attuale strategia israeliana.
Sotto il titolo «Con il sud di Gaza nelle mani dell’IDF [l’esercito israeliano, ndr], un pasticcio geopolitico potrebbe essere alle porte», l’editoriale scrive che «Israele sta scommettendo tutto su quella che potrebbe essere un’operazione di Khan Younis frettolosamente pianificata e mal concepita, e forse è giunto il momento di riconoscere che una vittoria completa non è nelle carte; la nostra energia potrebbe essere meglio sfruttata recuperando tutti gli ostaggi e curando le nostre profonde ferite collettive».
Dopo aver criticato Hamas, Barnea dice che «con una mossa tutt’altro che strategica, l’IDF entrerà a Khan Younis senza un piano del giorno dopo. Questa zona brulica di civili che non vogliono avere niente a che fare con questa guerra, non hanno riparo, speranza e tregua dai continui bombardamenti a pochi minuti da loro».
«I rapporti delle Nazioni Unite indicano una possibile epidemia che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento, date le condizioni estremamente antigeniche in cui sono costretti a vivere da quando l’IDF e Hamas hanno bombardato le loro case nel nord fino a distruggerle. Il ministro della Difesa Yoav Gallant, qualunque sia il motivo, ritiene che non esista una minaccia del genere».
Il direttore della testata israeliana continua avvertendo che «se c’è una cosa che le truppe dell’IDF sono arrivate a capire è che Hamas è tanto resiliente quanto senza scrupoli».
Pertanto, «è imperativo che Hamas sia scioccato dall’imminente offensiva, che richiede che l’IDF entri in profondità a Khan Younis, dove esiste il potenziale per un enorme caos geopolitico se i civili dovessero rimanere coinvolti nel fuoco incrociato. Potrebbe essere prudente abbassare un po’ le aspettative, poiché una vittoria completa è alquanto improbabile nelle condizioni attuali, e concentrarsi sul riportare indietro tutti gli ostaggi e sulla guarigione della nazione».
Come riportato da Renovatio 21, l’OMS stima che le epidemie a Gaza potrebbero fare più morti delle bombe israeliane, mentre il direttore dell’UNICEF ha parlato di «catastrofica crisi nutrizionale».
Secondo il colonnello americano in pensione Douglas MacGregor, il continuo bombardamento israeliano potrebbe far parte di un disegno di Israele per rendere «invivibile» la Striscia e quindi poter espellere tutti i palestinesi sopravvissuti agli attacchi.
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