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Fecondazione in vitro, genitore denuncia il governo polacco per le critiche nei libri di scuola

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Un uomo polacco la cui figlia è stata concepita tramite la fecondazione in vitro ha intenzione di citare in giudizio il ministro dell’Istruzione e un autore di testi scolastici per l’introduzione di un nuovo libro di scuola. Lo riporta BioNews.

 

Il ministero dell’Istruzione e della Scienza di Varsavia ha annunciato che a settembre verrà aggiunta una nuova materia al curriculum: «Storia e presente», per la quale il nuovo libro di testo è stato scritto dallo storico del Novecento professor Wojciech Roszkowski, già politico dai tempi di Solidarnosc e membro del Parlamento Europeo dal 2004 al 2009.

 

ll problema sembra risiedere nell’introduzione al libro di testo, che non menziona esplicitamente la fecondazione in vitro, ma scrive che «metodi sempre più sofisticati per separare il sesso dall’amore e dalla fertilità portano a trattare la sfera del sesso come intrattenimento e la sfera della fertilità come produzione umana, si potrebbe dire allevamento. Questo fa sorgere la domanda fondamentale: chi amerà i bambini prodotti in questo modo?».

 

Il governo polacco è attualmente guidato dal partito socialmente conservatore Prawo i Sprawiedliwość («Lege e giustizia), che ha perseguito negli anni legami con la Chiesa cattolica; tuttavia la componente cattolico-nazionalista di PiS si è scissa nel 2012 per formare il partito Solidarna Polska («Polonia Unita»).

 

All’inizio di quest’anno, il governo ha approvato un disegno di legge per «proteggere i bambini dalla corruzione morale» nelle scuole e ha posto fine a un programma di fecondazione in vitro finanziato dallo stato che era stato istituito dalla precedente amministrazione.

 

Il passaggio nel libro di testo ha suscitato notevoli polemiche. Uno scienziato si è dimesso da un consiglio presieduto dal professor Roszkowski dopo che il testo è stato reso pubblico e la politica dell’opposizione Katarzyna Lubnauer ha espresso preoccupazione per il fatto che i libri di testo «dovrebbero educare e non essere oggetto di indottrinamento ideologico dei giovani».

 

Kamil Mieszczankowski ha annunciato su Twitter la sua intenzione di citare in giudizio:

 

«Non permetterò a mia figlia di avere il dito puntato contro di lei nella scuola pubblica come oggetto di sperimentazione e un bambino non amato dai suoi genitori, quindi farò di tutto per assicurarmi che entro il tempo lei va a scuola, questo libro di testo sarà un ricordo di un lontano passato».

 

In modo indipendente, l’Associazione polacca per il trattamento dell’infertilità e il sostegno all’adozione – Nasz Bocian – ha presentato domanda per avviare la procedura di annullamento della decisione del Ministero di consentire l’uso del libro di testo e si prepara anche a citare in giudizio il professor Roszkowski.

 

Il ministro dell’Istruzione e della scienza, Przemysław Czarnek, inizialmente affermò che il passaggio non riguardava la fecondazione in vitro, «ma gli uteri artificiali in fase di sviluppo in Cina». Non è chiaro se il ministro polacco sappia che uteri artificiali (processo chiamato anche ectogenesi) sono in preparazione anche in Occidente, perfino con sostegno finanziario della UE.

 

Dopo queste confuse parole, il ministro PiS ha battuto in ritirata, affermando che il frammento di libro di testo in questione dovrebbe essere rimosso, ma aggiungendo che ciò sarà a discrezione dell’editore.

 

In pratica, anche la Polonia in mano a catto-conservatori, che tanto scalda gli animi di alcuni omologhi nostrani, issa bandiera bianca sull’avanzata della riprogenetica, pronta a piegarsi al primo genitore di bimbo in provetta che alza la voce.

 

Colpisce il fatto che l’imputato principale, l’autore Wojciech Roszkowski, non è un signore qualsiasi.

 

Il Roszkowski è un intellettuale molto noto e titolato in Polonia, dove è considerato uno dei massimi autori nazionali viventi, insignito dell’Ordine dell’Aquila Bianca, massimo riconoscimento dello Stato polacco assegnato sia ai civili che ai militari per i loro meriti ufficialmente istituito nel 1705 dal re Augusto II di Polonia detto il Forte.

 

Roszkowski è stato membro del sindacato Solidarnosc, il mitico ente a cui si far risalire la fine del comunismo nel Paese. Dal 1990 al 1993 è stato vicerettore della SGH, la Scuola di Economia di Varsavia.

 

Sotto lo pseudonimo di Andrzej Albert,  ha pubblicato libri sulla storia polacca del XX secolo, dedicando inoltre un lavoro di sintesi alla storia politica mondiale del Dopoguerra.

 

I libri di Roszkowski in polacco e inglese.

 

Di interesse anche il volume del 2019 Roztrzaskane Lustro – Upadek cywilizacji zachodniej («Lo specchio infranto – La caduta della civiltà occidentale»)

 

Il suo libro Świat Chrystusa («Il mondo di Cristo»), una storia completa del mondo raffigurato durante la vita di Gesù Cristo, è stato pubblicato nel 2016 dopo oltre cinquant’anni di lavoro.

 

Tuttavia, nessun merito, nessuna storia, sembra essere più forte, ribadiamo, del politicamente corretto della provetta imperante – anche nelle nazioni sedicenti conservatrici e cattoliche.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Archiwum Kancelarii Prezydenta RP via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons GNU Free Documentation License.

 

 

 

 

 

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