Epidemie

Fauci: «la prossima epidemia sarà probabilmente una malattia respiratoria facilmente trasmissibile, con un grado significativo di morbilità»

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La prossima pandemia globale potrebbe essere un’infezione respiratoria che causa molti decessi, ha avvertito l’ex direttore dell’ente epidemico USA National Institutes of Infectious Disease Anthony Fauci.

 

Il plenipotenziario della politica COVID di Biden ha fatto questa inquietante previsione durante un dibattito tenutosi la scorsa settimana al New Orleans Book Festival presso la Tulane University, affermando di essere preoccupato perché l’influenza aviaria ha già infettato i mammiferi.

 

«Quello che probabilmente accadrà, non so se l’anno prossimo o tra 10, 15 o 20 anni, è l’emergere di un’altra malattia respiratoria», ha affermato Fauci.

 

 

Il Fauci continuato: «potrebbe trattarsi di un altro coronavirus, perché sappiamo che il coronavirus si trova soprattutto nei pipistrelli e ha la capacità di legarsi ai recettori presenti negli esseri umani».

 

Fauci ha aggiunto: «Potrebbe trattarsi di un’altra influenza, ora abbiamo a che fare con l’H5N1, che è l’influenza aviaria, che ha compiuto il passo un po’ inquietante di infettare i mammiferi, in particolare mucche, gatti e altri mammiferi, il che significa che si sta adattando maggiormente all’uomo».

 


È semplicemente incredibile come Fauci continui con la narrazione di cinque anni fa, nonostante questa sia stata demolita mese dopo mese.

 

Forse teme qualcosa: eppure ha ricevuto nelle ultime ore della presidenza Biden una grazia preventiva che, per qualche ragione si estende dal 2014 ad oggi. Fauci, che poteva rifiutare il perdono presidenziale. ha invece accettato, epperò dicendo, un po' contradditoriamente che, non aveva nulla da temere.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

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