Terrorismo
Famoso rabbino scompare negli Emirati. Il Mossad: «terrorismo»
Le agenzie di Intelligence e sicurezza israeliane stanno indagando sulla scomparsa e la morte di un cittadino israeliano-moldavo negli Emirati Arabi Uniti (EAU), ritenendola un potenziale incidente terroristico, ha annunciato sabato l’ufficio del primo ministro israeliano.
L’uomo, rappresentante negli Emirati del movimento hassidico ebraico Chabad, è stato trovato morto ieri.
Il rabbino Zvi Kogan, emissario dell’ala Chabad dell’ebraismo ultra-ortodosso negli Emirati Arabi Uniti, era scomparso da giovedì, secondo l’ufficio del primo ministro, che aveva parlato a nome del servizio di intelligence israeliano (Mossad) e del Consiglio di sicurezza nazionale. Il rabbino Kogan gestiva un supermercato kosher a Dubai ed è sposato con una donna americana, secondo fonti dei media israeliani.
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«Dopo la sua scomparsa, e dopo aver ricevuto informazioni che indicano che potrebbe trattarsi di un incidente terroristico, è in corso un’indagine attiva nel Paese», hanno dichiarato le autorità israeliane. «Le organizzazioni di sicurezza e intelligence israeliane, preoccupate per la sicurezza e il benessere di Kogan, hanno lavorato instancabilmente su questo caso».
Nato a Gerusalemme in una famiglia ebrea ortodossa di origini moldave, dopo aver frequentato la yeshiva (scuola rabbinica) aveva servito l’esercito israeliano nelle truppe di montagna della Brigata Givati. Aveva doppia cittadinanza israeliana e moldava e si era trasferito insieme al fratello maggiore Reuven ad Abu Dhabi, dopo la normalizzazione dei rapporti diplomatici fra Israele e gli Emirati alla fine del 2020 con gli Accordi di Abramo, voluti dall’allora presidente USA Donald Trump.
L’auto di Kogan era stata trovata abbandonata ad Al Ain, a circa 90 minuti da Dubai, ha riferito il sito di informazione israeliano Ynet, citando fonti di intelligence anonime. Il suo telefono sarebbe stato spento. Il Mossad aveva ritenuto probabile che Kogan sia stato rapito e assassinato da una cellula terroristica uzbeka che lo ha seguito dopo aver lasciato il suo negozio, secondo le fonti anonime di Ynet. Secondo queste indiscrezioni, alcuni aggressori sarebbero fuggiti in Turchia.
Il corpo è stato trovato poche ore fa nella città di Al Ain, al confine con l’Oman, a circa 150 chilometri da Abu Dhabi.
Le forze di sicurezza degli EAU sostengono di aver già catturato tre presunti colpevoli.
Il servizio di consulenza sui viaggi israeliano del Consiglio nazionale di sicurezza israeliano ha classificato gli Emirati Arabi Uniti come una minaccia moderata per i cittadini, mettendo in guardia da potenziali «attività terroristiche» e raccomandando di evitare viaggi non necessari nel Paese.
Netanyahu ha reagito alla morte del rabbino promettendo «giustizia», con le autorità israeliane che parlano di «omicidio antisemita».
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Gli Emirati Arabi Uniti e Israele avevano stabilito legami diplomatici formali dopo la firma degli Accordi di Abramo nel 2020 e li hanno mantenuti durante le campagne militari dello Stato degli ebrei a Gaza e in Libano.
Come riportato da Renovatio 21, l’apertura due anni fa di un supermercato Kosher a Dubai sembrava essere una delle immagini più concrete dell’avvenuta stipula degli «Accordi di Abramo» voluti da Trump, che avevano portato alla normalizzazione dei rapporti tra Israele e vari Paesi del Golfo Persico.
Va riportato che il rabbino Kogan era parente del rabbino Gavriel Holtzberg, che fu assassinato con la moglie nel grande attacco terroristico di Bombat nel 2008 iniziato proprio alla Nariman Chabad House, un ostello di una catena internazionale gestita dagli Chabad.
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Immagine screenshot da YouTube