Alimentazione

Fame, «la peggiore crisi umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale»

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Il direttore del Programma alimentare mondiale (PAM) David Beasley ha messo in guardia contro la peggiore crisi umanitaria dalla Seconda guerra mondiale in un’intervista al quotidiano francese Le Monde il 14 novembre.

 

Beasley, invitato a parlare al Forum per la pace di Parigi l’11 novembre, ha affermato che «la Somalia è in cima alla lista dei Paesi che bussano alla porta della carestia. Non hanno avuto stagioni delle piogge, il che ha decimato le loro piantagioni e i loro raccolti, e soffre di prezzi alimentari inflazionistici, conflitti e shock climatici».

 

«Stiamo intervenendo ora con aiuti senza precedenti. Se saremo in grado di evitare la carestia è probabilmente improbabile. Ma faremo di tutto per invertirlo il più rapidamente possibile».

 

«La situazione della sicurezza in Somalia è molto, molto fragile. Chiediamo ad al-Shabab e a tutti i gruppi là fuori che bloccano il nostro accesso di rispettare i diritti umanitari. Ci sono luoghi in cui abbiamo difficoltà a raggiungere le persone bisognose e stiamo negoziando mentre parliamo».

 

Per quanto riguarda la situazione generale della fame nel mondo, Beasley ha affermato: «Non abbiamo ancora visto il peggio della tempesta». Nel 2021 aveva ulteriormente annunziato una «fame di proporzioni bibliche».

 

Il Beasley quattro mesi fa aveva parlato dell’arrivo imminente di una «carestia di massa» causata dalla situazione internazionale. Un rapporto del Fondo Monetario Internazionale di un mese fa parlava apertis verbis di ritorno della fame in Africa. Il rapporto annuale ONU sulla fame parlava invece di «2,3 miliardi di persone insicure da un punto vista alimentare», con almeno 20 «hotspot», cioè zone della fame dove urgerebbero aiuti alimentari immediati.

 

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha predetto che la crisi alimentare porterà una nuova crisi migratoria con immense massa terzomondiali che tenteranno di entrare nei territori dei Paesi sviluppati. Secondo l’economista cinese Liu Zhiqun, le sanzioni alla Russia porteranno alla fame 1 miliardo di persone, in quella che sarà ricordata come «la più grande violazione dei diritti umani della storia».

 

Quanto alla situazione somala, come riportato da Renovatio 21, il gruppo islamista al-Shabaab («la gioventù») è quello pagato dal governo Conte bis per la liberazione della cooperante italiana rapita e tornata convertita all’Islam e vestita, secondo alcuni osservatori, come una donna Shabaab. Dopo il riscatto milionario, il nome del gruppo affiliato ad Al-Qaeda  si è fatto notare per la continuazione della sequela di attentati sanguinari per cui è conosciuto.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Oxfam East Africa via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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