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Ex transgender vuole vivere come alieno e si fa rimuovere i capezzoli

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Jareth Nebula vive sulla Terra ma crede fermamente di essere di un altro pianeta.

Ne scrive il quotidiano britannico Mirror.

 

Jareth Nebula, 33 anni, ha rifiutato i generi umani e vuole essere accettato come essere di un altro pianeta

Il 33enne, nato donna ma diventato uomo a 29 anni, ora crede di non appartenere a nessun genere umano e di essere, in pratica, un alieno. Receptionist nel salone di un barbiere, si è fatto togliere i capezzoli e radere le sopracciglia per «apparire meno umano».

 

Jareth, dal nome del personaggio interpretato da David Bowie nel film Labyrinth e Nebula come la nube spaziale, ha 78 stelle sul corpo e spera di arrivare a 333, siccome «tre è sempre stato il mio numero fortunato». Vive solo e ora vuole che le persone lo accettino per come è, e ammette che preferirebbe essere chiamato «cosa» piuttosto che «lui» o «lei».

 

Si è fatto togliere i capezzoli e radere le sopracciglia per «apparire meno umano»

Jareth, che ha legalmente cambiato il proprio nome quattro anni fa, afferma: «Dopo il coming out come transgender credevo di aver finalmente trovato me stesso, ma mi sbagliavo. Non ero né maschio né femmina, tantomeno umano» racconta il Mirror.

 

«Non penso e non sento come gli umani. Non so come spiegarlo, semplicemente appartengo a un altro mondo».

 

«Non mi sentivo a mio agio in nessuno dei generi, né in un genere intermedio. So di essere incastrato in una forma umana ed è così che mi vedono gli altri, ma per me sono un alieno senza genere».

 

Jareth si è reso conto di tutto questo per la prima volta quando gli venne diagnosticata la sindrome di Ehlers-Danlos (EDS), una rara e permanente condizione dei tessuti connettivi che causa un’elevata elasticità della pelle e un’elevata mobilità articolare. 

 

«Dopo il coming out come transgender credevo di aver finalmente trovato me stesso, ma mi sbagliavo. Non ero né maschio né femmina, tantomeno umano»

Anche se soffre di questa condizione dalla nascita, non gli è stata diagnosticata fino ai 26 anni.

 

Soprannominato “Mr. Elastico” dai medici, a causa dell’elasticità della sua pelle, la sindrome gli causa un dolore cronico.

 

Il vantaggio è che non ha rughe, il che lo fa apparire più giovane.

 

Jareth, che non vuole rivelare il suo nome di battesimo, dice: «Posso farmi uscire la giunture di proposito, il che era uno spasso quando ero bambino. Ora so perché ci riesco. Il dolore è più forte ogni giorno, ed è sempre più difficile muovermi. Vado da un chiropratico ogni due settimane e da un fisioterapista una volta a settimana, oltre a fumare marijuana medica per il dolore, ma attualmente non esiste cura per l’EDS».


Fortunatamente, al lavoro sono molto accomodanti con Jareth, ma sostiene che la diagnosi gli ha fatto capire di essere diverso dagli altri.

 

Anche se è stato una «femmina super-femminile» e ha anche posato come modella da adolescente, a 29 anni ha deciso di iniziare la transizione a uomo. Ha iniziato con le iniezioni di testosterone, a vestire abiti maschili e si è fatto rimuovere i seni. Ma nessuno dei due generi gli sembrava adatto, quindi ha iniziato le ricerche sui generi alternativi.

 

A 29 anni ha deciso di iniziare la transizione a uomo. Ha iniziato con le iniezioni di testosterone, a vestire abiti maschili e si è fatto rimuovere i seni. Ma nessuno dei due generi gli sembrava adatto, quindi ha iniziato le ricerche sui generi alternativi

Dice al quotidiano inglese: «Pensavo che essere un trans avrebbe risolto i miei problemi e le mie battaglie interiori, ma non ero felice come mi aspettavo. Mi sentivo come se dovessi entrare nella scatola di qualcun altro. Non volevo essere costretto, così ho scoperto cosa significa essere agender».

 

«Sono sempre stato ossessionato dagli alieni e su cosa significhi essere extraterrestre, quindi l’idea di essere un alieno agender era l’identificazione perfetta per me».

 

Essere agender, cioè quando una persona non si identifica in nessun genere in particolare, significa che Jareth non vuole essere né maschio né femmina, ma accetta di essere chiamato «lui» o «lei».

 

Il suo nuovo look, che non si conforma agli stereotipi di genere, comprende una lunga serie di modifiche al suo corpo per essere il più unico possibile.

 

Spiega: «Non ho i capezzoli, li ho fatti rimuovere durante l’intervento per il cambio di genere. Mi depilo le sopracciglia e ho piercing alle labbra, al setto e alla parte alta del naso».

 

La moda alternativa di Jareth lo rende diverso dalla massa, adora lo stile gotico, neon, i colori pastello e l’abbigliamento della cultura pop giapponese.

«Sono sempre stato ossessionato dagli alieni e su cosa significhi essere extraterrestre, quindi l’idea di essere un alieno agender era l’identificazione perfetta per me»

 

Anche se ora è felice della sua nuova identità, Jareth ammette che non tutti sono stati comprensivi e hanno accettato il suo cambiamento.

 

La sua famiglia, di cui non vuole fare il nome, non ha supportato la sua decisione di diventare un alieno, anche se lo hanno compreso e sostenuto nella transizione da femmina a maschio. 

 

Racconta al Mirror: «La mia famiglia mi considera un transgender, perché non capiscono cosa significa essere agender o alieno. Ho amici online che mi sostengono, ma nella vita reale è dura. Non tutti comprendono, ma va bene così. Non mi aspetto comprensione, solo che mi accettino».

 

«La mia famiglia mi considera un transgender, perché non capiscono cosa significa essere agender o alieno. Ho amici online che mi sostengono, ma nella vita reale è dura. Non tutti comprendono»

Oltre alle difficoltà che ha affrontato con parenti e amici, Jareth è stato preso d’assalto online da chi è in disaccordo con la sua identità aliena.

 

Dice: «Le persone mi trattano da pazzo perché sono un alieno, ma è lecito definirsi così. Chi sono gli altri per dirti chi puoi o non puoi essere? Se uno vuole identificarsi come un animale, che faccia.

 

«Mi dispiace per le persone che mi attaccano online. Penso che manchino di empatia e vogliono prendermi di mira, quindi li ignoro. Sono felice per quello che sono e continuerò ogni giorno a diventare sempre più alieno.»

 

 

 

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