Eutanasia

Eutanatizzare il paziente dopo episodi di malasanità

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Una donna francese che soffriva atrocemente dopo che i medici le avevano impiantato una rete intravaginale è morta di eutanasia in Belgio.

 

Nel 2019 una donna di nome Élodie si era dotata del prodotto dopo aver avuto due figli. Presumibilmente aiuterebbe con l’incontinenza e il prolasso. Ma dal momento in cui si è svegliata dopo l’operazione, «ha sentito che il suo bacino era stato lacerato, come un collasso dall’interno», ha scritto suo marito Thomas su Le Parisien il 10 novembre. Ha cominciato a contrarre infezioni dolorose.

 

L’uso della rete vaginale è stato limitato in Francia tre mesi dopo l’operazione di Élodie.

 

Un chirurgo americano rimosse la rete, ma il dolore continuava. Disperata, Élodie ha chiesto l’eutanasia in Belgio. Suo marito ha acconsentito, anche se cercò di convincerla a non fare questo passo drastico. È morta il 23 agosto.

 

Le richieste di eutanasia dopo errori medici e operazioni fallite sono un’area trascurata della ricerca. È già successo prima.

 

Nel 2012 una donna belga di 44 anni di nome Ann G soffriva di anoressia. Il suo psichiatra, un uomo con una reputazione internazionale come esperto di anoressia, ha abusato sessualmente di lei, mandando Ann G in un’oscura spirale di disperazione. Un altro psichiatra l’ha eutanatizzata. Il suo presunto aggressore è tornato al lavoro.

 

Nel 2013, un uomo trans belga di 44 anni, Nathan Verheist, è stato sottoposto ad eutanasia dopo tre operazioni di cambio di sesso. «La prima volta che mi sono visto allo specchio ho sentito un’avversione per il mio nuovo corpo», ha detto.

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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