Eutanasia

Eutanasia radicale in Olanda, gruppi attivisti chiedono la liberalizzazione: diritto «umano» dei non medici a portare alla morte

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Un gruppo radicale olandese per il diritto alla morte ha contestato il divieto ai non medici di aiutare le persone a morire, sostenendo che si tratta di una violazione della legge europea sui diritti umani.

 

«Riteniamo che dovrebbe essere possibile fornire i mezzi per essere in grado di porre fine alla propria vita in modo umano», ha detto in tribunale Jos van Wijk della Cooperativa Ultima volontà (Coöperatie Laatste Wil).

 

Sebbene la legge olandese sul diritto alla morte sia notoriamente liberale, persino permissiva nei confronti degli stranieri, ha dei guardrail. Uno è che solo i medici possono essere coinvolti nell’eutanasia e nel suicidio assistito.

 

La cooperativa Last Will sostiene che ciò viola il diritto all’autodeterminazione e al rispetto della vita privata sancito dalla Convenzione europea sui diritti umani.

 

La cooperativa Last Will promuove da diversi anni  la «sostanza X», una polvere suicida. Uno dei suoi membri è attualmente perseguito per aver venduto la «sostanza X» ad almeno 33 persone, violando così la legge sul suicidio assistito.

 

La sentenza sul caso in esame dovrebbe essere emessa il 14 dicembre.

 

 

Michael Cook

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

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