Bioetica

Eutanasia per i malati di mente presto disponibile in Canada

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Eutanasia per chi soffre di un disturbo psichico. Il Canada sta lavorando per determinare a chi dovrebbe essere offerta una morte assistita per malattia mentale.

 

Come visibile, il pendio scivoloso è partito: non più solo malati di cancro e altre patologie ritenute «incurabili» e dolorosissime. Ora anche gli stati delle mente possono essere la base per una richiesta di eutanasia. La questione nei Paesi Bassi è già in stato avanzato: si parla di eutanasia degli affetti da demenza e di aumento dell’eutanasia per disturbo psichiatrico.

 

Qualche esperto sta provando a sollevare qualche domanda.

 

Lo psichiatra olandese Dr. Sisco van Veen ha osservato in un’intervista al giornale National Post che con il cancro si può vedere qualcosa all’interno del corpo, ma «in psichiatria, tutto ciò che hai è davvero la storia del paziente, ciò che vedi con i tuoi occhi, ciò che senti e ciò che racconta la famiglia».

 

I disturbi mentali mancano quindi di «prevedibilità prognostica», che può rendere quasi impossibile determinare la sofferenza.

 

Mentre il Canada si avvicina alla legalizzazione dei decessi assistiti dal medico per le persone con malattie mentali il cui dolore psicologico è diventato per loro insopportabile, sono in arrivo «conversazioni difficili», ha detto Veen al National Post.

 

A marzo 2023, il Canada diventerà una delle poche nazioni che consentono assistenza medica in caso di morte, o MAID, per malattie mentali come depressione, disturbo bipolare, disturbi della personalità, schizofrenia, disturbo da stress post-traumatico.

 

Molti nel campo della salute mentale pensano che la malattia mentale non sia mai irrimediabile e c’è sempre speranza per una cura.

 

Altri affermano che «esiste ancora una profonda mancanza di comprensione e paura della malattia mentale, e che la resistenza riflette una lunga storia di paternalismo e riluttanza ad accettare che la sofferenza che può derivare dalla malattia mentale può essere altrettanto tormentosa quanto la soffre di dolori fisici».

 

Il parlamento canadese è già andato oltre: non si chiede se offrire la MAID; ma come offrirla, e a chi.

 

Il National Post ha descritto le tappe del pendio scivoloso in Parlamento: quella decisione ha dato impulso alla legge canadese MAID, il bill C-14, che ha consentito la morte assistita nei casi in cui la morte naturale era «ragionevolmente prevedibile».

 

Nel 2019, un giudice della Corte Superiore del Quebec ha dichiarato incostituzionale la restrizione di morte ragionevolmente prevedibile e che le persone che soffrivano in modo intollerabile ma non stavano morendo imminente avevano ancora il diritto costituzionale di essere ammissibili all’eutanasia.

 

Nel marzo 2021 è stato approvato il disegno di legge C-7 che ha apportato modifiche ai criteri di ammissibilità.

 

È sparito il criterio «ragionevolmente prevedibile» e, a partire dal 17 marzo 2023, alla scadenza di una clausola di caducità di due anni, MAID sarà esteso agli adulti competenti la cui unica condizione di base è una malattia mentale.

 

Come riportato due anni fa da Renovatio 21, il Canada dopo la legalizzazione della MAID è divenuto leader mondiale della donazione degli organi. Agli eutanatizzati, sono predati gli organi, ovviamente quanto sono ancora vivi, a cuor battente.

 

E poi, cosa succederà?

 

Sarà possibile farsi uccidere a spese del contribuente per un momento di tristezza – ma si andrà anche molto, molto oltre.

 

Quando lo Stato moderno inizierà a valutare la necessità di eutanatizzare i malati di mente senza il loro consenso? L’eutanasia senza consenso al momento della terminazione è stata discussa in vari casi neerlandesi. L’Olanda, patria di un vero fondamentalismo eutanasico, ha visto nel 2020 un cittadino ogni 25 morire per eutanasia. L’Olanda, tre anni fa, ha ucciso per la prima volta un neonato considerato «difettoso»

 

E quindi, chiediamo, quali persone lo Stato moderno vorrà eutanatizzare per primi? I dissidenti? Gli improduttivi? Gli iperproduttivi? I tristi? Gli irosi?

 

Oppure sarà proposta alle famiglie l’eutanasia per i bambini autistici?

 

Sarà possibile l’eutanasia anche per i danneggiati da vaccino?

 

Considerando la rapidità con la quale stiamo precipitando lungo la slippery slope, tutte queste sono domande realistiche.

 

La Corte costituzionale italiana ha appena bocciato un referendum che chiedeva, molto più direttamente, di depenalizzare l’omicidio del consenziente.

 

Ci è parso un vero peccato: almeno il popolo avrebbe potuto guardare in faccia cosa diviene lo Stato moderno, lo Stato della Necrocultura: un Moloch che demanda quantità sempre maggiori di sacrificio umano.

 

 

 

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