Economia
Esplode gasdotto russo. Prezzo del gas alle stelle
Un’esplosione ha squarciato oggi un gasdotto russo nella Repubblica russa della Ciuvascia diverse centinaia di chilometri a est di Mosca, provocando un grave incendio.
Almeno tre lavoratori dell’oleodotto sono morti e uno è rimasto ferito nell’incidente. Erano in corso lavori di manutenzione sull’oleodotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod, quando è scoppiato un incendio. Si sospetta una fuga di gas.
Il gasdotto trasporta il gas siberiano verso l’Europa, l’unico gasdotto russo che continua a trasportare gas attraverso l’Ucraina, attraversando il confine tra i due paesi nella regione di Kursk presso la città di Sudzha.
Il prezzo del gas in Europa è balzato a quasi 1.260 dollari per 1.000 metri cubi, secondo il London ICE Exchange.
Dall’inizio della giornata il prezzo è aumentato di oltre il 5%. Il prezzo dei futures di gennaio presso l’hub TTF nei Paesi Bassi è salito a $ 1.258 per 1.000 metri cubi o € 114,325/MWh (i prezzi ICE sono in euro/MWh), ha riferito l’agenzia stampa russa TASS.
È incredibile la quantità di strutture gasiere ed energetiche che saltano per aria di questi tempi. E non ci riferiamo solo ai Nord Stream.
Come riportato da Renovatio 21, Sakhalinskaja GRES -2, una centrale termica nell’isola dell’estremo oriente russo, è andata a fuoco 8 mesi fa.
L’Estremo Oriente russo non è nuovo alle fiamme alle infrastrutture energetiche: nell’ottobre 2021 nell’Amur (Siberia Orientale, sopra la Manciuria, ora detta Heilongjian) era andato a fuoco l’unico gasdotto del colosso russo Gazprom che dalla Russia andava verso Pechino
Mosca quest’estate ha confermato che vi sarebbero stati sabotaggi alle centrali nucleari nel territorio russo.
Altri misteriosi incendi avevano interessato strutture russe in primavera.
Immagine screenshot da YouTube