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Errore nella fecondazione in vitro: donna israeliana con il feto «sbagliato».

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Una donna israeliana incinta dopo un trattamento per la fertilità (cioè, un processo di riproduzione artificiale), sta portando in grembo un feto a cui né lei né il suo partner sono geneticamente imparentati.

 

«Il trattamento è stato sospeso alla clinica per la fertilità» scrive BioNews. Non è chiaro se il feto sia stato quindi abortito, come già avvenuto in altri casi simili avvenuti in altre parti del mondo.

 

«L’incidente è in corso di accertamento. I medici senior di Assuta stanno seguendo il caso. Il ministero della Salute è stato immediatamente informato dell’incidente», ha affermato l’Assuta Medical Center in una dichiarazione, riportato dal quotidiano Times of Israel.

 

Il 14 settembre 2022 l’Assuta Medical Center di Rishon LeZion, in Israele, ha informato il ministero della Salute israeliano di aver effettuato un test genetico sulla donna nel suo terzo trimestre di gravidanza, che ha subito un trasferimento di embrioni dopo la fecondazione in vitro , e ha scoperto che il suo feto era non geneticamente imparentato con lei.

 

«Il Centro ha avviato un’indagine per determinare chi sono i genitori genetici del feto e ha smesso di accettare pazienti con fecondazione in vitro, anche se le notizie hanno suggerito che il Ministero ha ordinato la sospensione del trattamento presso la clinica in attesa delle proprie indagini» scrive BioNews.

 

Prima il Centro ha affermato di aver ristretto i potenziali genitori genetici del feto a 40 pazienti, poi dieci, quindi ha annunciato di aver contattato le donne che riteneva fossero la madre genetica più probabile dell’embrione il 17 settembre 2022. Non è chiaro se l’embrione che doveva essere trasferito è stato localizzato.

 

Sebbene si siano verificati precedenti scambi di embrioni, questo è il primo caso del genere registrato in Israele, dove la scoperta è stata fatta prima della nascita.

 

Un caso recente in Massachusetts, ha visto una donna scegliere di interrompere la gravidanza a sei mesi, giorni prima che sarebbe diventato illegale farlo, dopo aver scoperto che l’embrione trasferito durante la fecondazione in vitro non era suo. La coppia ha deciso di interrompere la gravidanza temendo una battaglia per l’affidamento una volta nato il bambino

 

La scoperta era stata fatta a seguito di un test NIPT (detto anche screening del DNA fetale non invasivo)per anomalie cromosomiche, un tipo di controllo ora purtroppo popolare anche in Italia. I test NIPT sono chiaramente una consistente causa di aborti per motivi espressamente eugenetici, come l’uccisione dei bambini down in grembo materno.

 

Secondo il britannico Times , che raccoglieva dati di 26 organizzazioni ospedaliere del Regno Unito tra il 2013 e il 2017, il numero dei bimbi  Down è diminuito del 30% dall’introduzione dei NIPT.

 

Come riportato da Renovatio 21, il NIPT è arrivato grazie alla giunda del governatore PD Bonaccini (forse futuro leader di partito), con la regione Emilia-Romagna a dichiarare nel 2019 di essere «la prima Regione in Italia ad introdurlo gratuitamente».

 

I casi di «errore» di impianto di embrione sono frequenti. A monte, sono frequenti anche le produzioni di embrioni «sbagliati» perché viene usato lo sperma o l’ovulo sbagliato, estraneo alla coppia o non corrispondente a quello scelto da catalogo (sì: dal catalogo…)

 

Un caso grottesco di «malsanità», se così la possiamo definire, è avvenuto in Olanda dove si scoprì che gli spermatozoi per la fecondazione erano completamente confusi dal fatto che usavano la stessa siringa per le provette di sperma di miriadi di individui.

 

Il caso ci invita a realizzare una volta di più la completa stupidità di una distinzione tra fecondazione omologa (cioè interna alla coppia) o eterologa (cioè con «donatore» di gameti esterno). Si tratta di un distinguo ebete buono per il mondo catto-pro-vita ebete, schiavo del catastrofico episcopato italiano e della gerarchia vaticana oramai giunta al disarmo bioetico più imbarazzante.

 

La riproduzione artificiale va condannata: sempre.

 

La riproduzione artificiale è cosa che avvicina l’umanità all’apocalisse, dove l’Anticristo sarà adorato da coloro «il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato» (Apocalisse 13, 8)

 

 

 

 

 

 

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