Epidemie

Epatite dopo i vaccini anti-COVID: casi di studio

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Alcuni casi di studio documentano lo sviluppo di eptatiti negli individui a cui è stato iniettato il vaccino COVID.

 

Il fenomeno si manifesta indipendentemente dal fatto che il vaccino COVID sia basato su mRNA, come nel caso di Pfizer, su un vettore virale, come nel caso di AstraZeneca, o su un’iniezione classica a base di virus denaturato, come nel caso del siero cinese Sinopharm.

 

Vi sono tre casi di studio sulla questione, uno per ciascuna delle tecnologie vaccinali, riporta il sito americano Infowars.

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Nel primo caso di studio, un uomo di 35 anni è morto dopo aver contratto l’epatite a causa del vaccino AstraZeneca.

 

«Questo articolo presenta un giovane che ha sviluppato un’epatite fulminante pochi giorni dopo la vaccinazione con la prima dose del vaccino AstraZeneca COVID-19″, si legge nell’abstract dello studio. «Ha ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca COVID-19 8 giorni prima. È stato ricoverato in ospedale con un disturbo principale di dolore addominale. Al momento del ricovero e a causa dei suoi alti D-dimeri, della bassa conta piastrinica e del basso livello di fibrinogeno, è stata sospettata una trombosi immunitaria trombocitopenica indotta dal vaccino, che è stata esclusa in seguito».

 

«Quindi, dopo un aumento dei suoi test di funzionalità epatica, una diminuzione delle piastrine e test di coagulazione anomali, è stata presa in considerazione un’epatite fulminante per questo paziente» prosegue il paper. «Sono state quindi sospettate diverse eziologie batteriche, virali e autoimmuni, tutte escluse. Pertanto, è stata confermata un’epatite fulminante secondaria al suo vaccino AstraZeneca COVID-19».

 

Il secondo caso di studio ha documentato come un uomo abbia contratto l’epatite in seguito alla somministrazione del vaccino COVID della farmaceutica cinese Sinopharm.

 

«Questo studio presenta un caso di epatite innescata dal vaccino Sinopharm per COVID-19. Un uomo di 62 anni si è presentato con ittero, perdita di peso ed enzimi epatici elevati tre giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino COVID-19. Le sezioni microscopiche hanno mostrato un modello di lesione epatitica con infiammazione sia portale che lobulare e marcata infiltrazione di eosinofili», scrive la presentazione della ricerca.

 

È interessante notare che, mentre è stato dimostrato che i vaccini mRNA e quelli a vettore virale contro il COVID causano l’epatite, lo stesso vale per il vaccino Sinopharm contro il COVID, nonostante sia un vaccino classico.

 

«Sono stati segnalati diversi casi di epatite dopo i vaccini COVID-19, ma quasi tutti sono stati diagnosticati come epatite autoimmune, innescata da vaccini mRNA COVID-19 o vettori virali, ma il caso attuale è uno dei primi casi di epatite segnalati dopo il vaccino Sinopharm, un vaccino COVID-19 a virus inattivato. La diminuzione spontanea dei livelli degli enzimi epatici, senza terapia con corticosteroidi, è contraria alla diagnosi di epatite autoimmune in altri casi segnalati», afferma lo studio.

 

In un terzo caso di studio, la sua epatite autoimmune, in remissione, si è riattivata in una donna di 35 anni dopo la somministrazione del vaccino anti-COVID della Pfizer.

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«Una donna asiatica di 35 anni con una pertinente storia clinica passata di epatite autoimmune si è presentata con una recidiva acuta di epatite autoimmune due settimane dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer-BioNTech a RNA messaggero (mRNA) contro la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19). Sono stati segnalati nove casi di epatite autoimmune dopo la somministrazione del vaccino COVID-19, ma questo è il primo caso documentato di una riattivazione di epatite autoimmune in remissione», leggiamo nell’abstract della ricerca.

 

In un archivio sarebbero quindi presenti 35 casi di studio sul fenomeno: «sono riassunte le caratteristiche cliniche di un totale di 35 casi attualmente segnalati di AIH [epatite autoimmune] dopo la vaccinazione contro il COVID-19 e si suggerisce che i pazienti con malattie autoimmuni potrebbero essere a più alto rischio di sviluppare AIH dopo la vaccinazione».

 

Come riportato da Renovatio 21, circa due anni fa fu riscontrata una strana crescita dei casi di epatite tra i bambini europei ed americani. Tra le prime spiegazioni, vi fu la possibile causa del sistema immunitario compromesso dal lockdown. Tuttavia, altri ipotizzarono correlazioni con il virus COVID e con i vaccini.

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
 

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