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Energia, «il peggio deve ancora venire» per gli Stati UE: parola del Qatar

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Un inverno caldo ha impedito all’UE di affrontare una grave crisi energetica, ma il «peggio deve ancora venire» per il blocco, ha dichiarato martedì il ministro dell’Energia del Qatar Saad al-Kaabi, citando la mancanza di investimenti in petrolio e gas.

 

Intervenendo al Forum economico del Qatar a Doha, ha affermato che una transizione energetica «aggressiva» scoraggerà gli investimenti negli idrocarburi e potrebbe provocare carenze energetiche nell’UE nel prossimo decennio.

 

«In futuro ci sarà una grande carenza di gas, principalmente a causa della spinta alla transizione energetica che diremmo molto aggressiva», ha avvertito al-Kaabi. «La stabilità economica e la responsabilità ambientale non si escludono a vicenda. Bisogna averle entrambe».

 

L’UE ha dovuto affrontare una crisi energetica senza precedenti a seguito di un calo delle spedizioni di petrolio e gas dalla Russia. Le sanzioni che il blocco ha imposto alle importazioni di energia dalla Russia hanno provocato un’inflazione record e una crisi complessiva del costo della vita in tutta l’UE.

 

«L’unica cosa che ha salvato l’umanità e l’Europa quest’anno è stato un inverno caldo e il rallentamento dell’economia», ha detto al-Kaabi, aggiungendo che «se l’economia iniziasse a riprendersi nel (2024) con un inverno anche solo normale, allora credo che il peggio debba ancora venire».

 

Se i leader europei hanno «un piano adeguato e si siedono con i produttori, e le compagnie petrolifere e del gas non vengono demonizzate, la realtà entrerà in gioco e avremo una soluzione ragionevole», ha continuato secondo RT.

 

Il Qatar è uno dei maggiori produttori mondiali di gas naturale liquefatto e sta investendo decine di miliardi di dollari per potenziare la propria capacità produttiva. Esso trae la sua ricchezza da un giacimento sottomarino, il South Pars, che è unito ad una parte appartenente invece alla Repubblica Islamica dell’Iran.

 

Come riportato da Renovatio 21, sette mesi fa sempre al-Kaabi aveva detto che la mancanza di gas  russo avrebbe significato un «problema enorme per lungo tempo» in tutti i Paesi UE.

 

All’inizio del conflitto russo-ucraino il ministro al-Kaabi aveva dichiarato al Forum di Doha che il Qatar non è in grado di aiutare l’Europa con le consegne di gas naturale liquefatto né tantomeno può sostituire le forniture che l’UE traeva dalla Russia.

 

Il ministro degli Esteri italiano Di Maio con l’amministratore delegato di ENI Descalzi erano volati in Qatar, da cui sono tornati senza grandi novità.

 

Ma non bisogna disperare: grazie al geniale «ministro degli Esteri» UE, mister PESC Josep Borrell – sì, quello che non distingue Belgrado da Belgorod – Giggino può tornare in pista, in zona, con il ruolo ufficiale di inviato UE per il Golfo persico. Per uno che da ministro degli Esteri aveva assistito al disastro delle relazioni con gli Emirati, mica male.

 

 

 

 

 

 

Immagine di Alex Sergeev via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

 

 

 

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