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Emergenza, governo, servizi segreti

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A quanti si domandano  da tempo il motivo degli strani comportamenti  dei partiti italiani della cosiddetta «opposizione», che o sono finiti al governo (vedi Lega) o fanno un’opposizione all’acqua di rose (vedi Fratelli d’Italia), la stampa italiana ha candidamente fornito un paio di risposte.

 

La prima spiegazione della sottomissione dell’intero arco parlamentare al Governo Draghi-Speranza oggi e al Governo Conte-Speranza ieri è abbastanza prosaica.

 

Riportiamo Il Messaggero del 11 novembre:



«Onorevoli in fuga dal voto: 3 su 4 perdono la pensione. La scelta del nuovo inquilino al Quirinale sarà determinata, ovviamente, dalla combinazione di molti fattori politici. Ma si incrocerà anche con un dato esistenziale che non va sottovalutato: quasi tre parlamentari su quattro sono neo-eletti e quindi perderebbero non solo il lauto stipendio ma anche la pensione se l’elezione del Capo dello Stato determinasse lo scioglimento delle Camere e elezioni anticipate nella primavera del 2022».

 

Viene da chiedersi perché diversi politici sembrano essersi rintanati a cuccia da quando è caduto il Governo Conte bis.

Insomma, la pensione dei parlamentari è a rischio nell’eventualità che l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica comporti  il voto anticipato. Lo stesso motivo per cui piuttosto che far cadere il governo supporterebbero qualsiasi maggioranza, votando qualsiasi decreto di legge. Al massimo grado questa prospettiva  si può attribuire al Movimento 5 stelle, entrato in Parlamento del 2018 con più del 30% dei voti, un partito cheoggi non raggiungerebbe il 10 %.

 

Ma la vera notizia è apparsa il 12 novembre su La Stampa e su La Verità: quando il governo Conte bis stava per cadere, il parlamentare Cesa fu contattato dai servizi segreti che gli fecero pressioni per supportare Conte, evitando che si andasse al voto anticipato.

 

Giorgio Gandola su La Verità parla dello «scoop di Vespa su Cesa: l’ombra dei servizi non abbandona il Conte ter».

 

In un articolo intitolato «L’ombra dei servizi segreti sull’ultimo governo Conte» La Stampa riferisce invece qualcosa di agghiacciante:

«Scoop di Vespa su Cesa: l’ombra dei servizi non abbandona il Conte ter»



«Tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di sabato 16 gennaio il segretario dell’UDC Lorenzo Cesa ebbe alcuni contatti politici del livello più alto in cui gli fu chiesto, senza girarci intorno, l’appoggio dei senatori UDC a Giuseppe Conte in una chiave di “responsabilità nazionale” nel voto di fiducia che si sarebbe dovuto tenere a Palazzo Madama il martedì mattina successivo, 19 gennaio».

 

«La risposta di Cesa fu aperta, ma non su un punto: per aprire un dialogo con i centristi occorreva passare da una crisi formale di governo. Proprio in quella giornata stava nascendo in Senato il gruppo Maie-Italia23, concepito per accogliere i sostenitori di Conte. La risposta di Cesa non piacque a chi in quei giorni faceva pressioni per un Conte ter. E furono tanti».

 

«Cinque giorni dopo, all’alba di mercoledì 21 gennaio, agenti della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, per ordine del procuratore Nicola Gratteri, perquisivano l’abitazione romana di Cesa contestandogli il reato di associazione per delinquere aggravata dal metodo mafioso. Una coincidenza, naturalmente, ma adesso Bruno Vespa ne racconta un’altra nel suo nuovo libro: “Subito dopo la perquisizione, il segretario dell’UDC ricevette la visita di un importante agente segreto che conosceva da tempo e gli avrebbe detto, più o meno: non preoccuparti, questa storia si risolve, ma cerca di comportarti con saggezza”».

 

Magari, se non ti vaccini e non voti qualsiasi cosa, potrebbero capitarti incidenti di percorso?

«Vespa non ne rivela il nome, e Cesa si è chiuso nel silenzio. A La Stampa risulta che abbia parlato di nuovo ieri l’altro con il giornalista, e non abbia fatto nessuna smentita. Una fonte importante tra i centristi riferisce non di un incontro, ma di un altro tipo di contatti, con qualcuno dei servizi, fatto sta che il racconto è confermato».


Viene da chiedersi perché diversi politici sembrano essersi rintanati a cuccia da quando è caduto il Governo Conte bis.

 

Magari, se non ti vaccini e non voti qualsiasi cosa, potrebbero capitarti incidenti di percorso?

 

 

Gian Battista Airaghi

 

 

 

Immagine di European People’s Party via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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