Cervello

Emergenza demenza in Italia e in Europa

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Impennata dei casi di demenza in tutto il mondo, con particolare intensità in Italia e in Europa.

 

Secondo l’OMS la demenza colpisce più di 55 milioni di persone in tutto il mondo, tuttavia l’ente prevede che questo numero salirà a 78 milioni entro il 2030 ea 139 milioni entro il 2050.

 

La demenza è definita da problemi che affliggono il cervello come l’Alzheimer o i postumi di un ictus. I sintomi classici sono l’assenza di memoria, l’alterazione delle funzioni cognitive, l’incapacità di svolgere indipendentemente le attività quotidiane più semplici.

 

Secondo statistiche riportate recentemente dal sito Statista, il numero mondiale di casi di demenza possono raddoppiare nel giro di 30 anni.

 

Secondo l’OCSE in Italia vi potrebbero essere 43 casi di demenza ogni 1.000 abitanti entro il 2050, un aumento di 20 casi rispetto al dato del 2021.

 

Situazione analoga per la Spagna con circa 41 casi ogni 1.000 abitanti; Germania e Francia dovrebbero invece aumentare fino a circa 35 persone ogni 1.000 cittadini.

 

Si tratta di numeri generosi rispetto ad altre statiche uscite mesi fa.

 

Come riportato da Renovatio 21, a inizio anno uno studio intitolato «Global Burden of Disease», pubblicato dalla rivista scientifica Lancet Public Health,  ha fornito foschissime stime previsionali sulla demenza per 204 Paesi.

 

La ricerca ha previsto che il numero di adulti (di età pari o superiore a 40 anni) che convivono con la demenza in tutto il mondo dovrebbe quasi triplicare, da circa 57 milioni nel 2019 a 153 milioni nel 2050, principalmente a causa della crescita della popolazione e dell’invecchiamento della popolazione.

 

Secondo lo studio, in Europa occidentale  il numero di casi di demenza dovrebbe aumentare del 74%, da quasi 8 milioni nel 2019 a quasi 14 milioni nel 2050, con aumenti dei casi in Grecia (45%), Italia (56% ), Finlandia (58%), Svezia (62%) e Germania (65%) Regno Unito (75%).

 

 

 

 

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