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Elezioni e transizione, Pompeo e McConnell con Trump

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Durante una recente conferenza stampa, il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha sorriso davanti alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto in quale modo e come il Dipartimento di Stato si impegnerà con la squadra di transizione di Joe Biden.

 

«Ci sarà una transizione graduale a una seconda amministrazione Trump» ha poi risposto Pompeo.

 

«Ci sarà una transizione graduale a una seconda amministrazione Trump»

«Tutto il mondo sta guardando quello che sta succedendo», ha continuato.

 

«Conteremo tutti i voti. Quando il processo sarà completato, verranno selezionati gli elettori. C’è un processo. La Costituzione lo definisce abbastanza chiaramente. Il mondo dovrebbe poter avere tutta la fiducia necessaria assicurandosi che il Dipartimento di Stato sia funzionante oggi, abbia successo oggi e avrà successo come avrà successo anche il presidente che è in carica dal 20 gennaio, un minuto dopo mezzogiorno», conclude il Segretario di Stato.

 

Tra i repubblicani di più alto profilo che rifiutano di riconoscere la vittoria di Biden c’è poi anche Il leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell.

«Rientra al 100% nei diritti di Trump» esaminare le eventuali «irregolarità», perseguire battaglie legali e chiedere il riconteggio

 

Il senatore, lunedì scorso, ha affermato che «rientra al 100% nei diritti di Trump» esaminare le eventuali «irregolarità», perseguire battaglie legali e chiedere il riconteggio:

«Nessuno stato ha ancora certificato i risultati delle elezioni», ha affermato Mitch McConnell

«Nessuno stato ha ancora certificato i risultati delle elezioni», ha affermato McConnell. 

 

«Credo che il presidente possa avere azioni legali in corso in almeno cinque stati».

 

Secondo il New York Times, anche Emily Murphy, l’amministratore della General Services Administration nominata da Trump, sta bloccando il passaggio di potere rifiutandosi di rilasciare alla squadra di Biden i documenti necessari.

La battaglia, in America, è appena cominciata

 

A quanto pare la battaglia, in America, è appena cominciata.

 

 

Cristiano Lugli

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