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Ecco il cemento spaziale basato sulla patata, sul sangue e sull’orina

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Scienziati britannici affermano di aver realizzato un incredibile cemento spaziale con l’amido di patate e che funzionerebbe molto meglio dei materiali fin ora testati, ma che avrebbero bisogno sia di sangue che di urina per funzionare.

 

In un comunicato stampa riguardo questo materiale chiamato «StarCrete», i ricercatori dell’Università di Manchester si sono vantati affermando che il nuovo composto è «due volte più resistente del cemento normale» e ha una ricetta apparentemente gustosa: «polvere extraterrestre, fecola di patate e un pizzico di sale».

 

Una carrellata della ricerca è stata pubblicata recentemente sulla rivista Open Engineering, dove gli esperti di bioproduzione dietro lo studio affermano che «l’amido in eccesso prodotto come cibo per gli abitanti potrebbe essere utilizzato per la costruzione» di habitat marziani economici e facili da costruire in un futuro non così lontano.

 

Come ci dice quest’ultima ricerca, questa nuova scoperta si basa su studi precedenti dello stesso team in cui erano riusciti a costruire un materiale «simile al cemento» usando sangue e urina degli astronauti come legante».

 

«Mentre il materiale risultante aveva una resistenza alla compressione di circa 40 Megapascal, che è migliore del normale calcestruzzo, il processo aveva lo svantaggio di richiedere sangue su base regolare», scrive il comunicato. «Quando si opera in un ambiente ostile come lo spazio, questa opzione è stata considerata meno fattibile rispetto all’utilizzo della fecola di patate».

 

Come nota a margine, è importante sottolineare che il progetto per questo nuova «malta» richiederebbe la coltivazione di patate su Marte.

 

«Dal momento che produrremo amido come cibo per gli astronauti, aveva senso considerarlo come un agente legante piuttosto che come sangue umano», dice il dott. Aled Roberts, ricercatore capo del progetto e membro del Future Biomanufacturing Research Hub dell’Università mancuniana.

 

Il Roberts ha inoltre affermato che mentre «le attuali tecnologie di costruzione necessitano ancora di molti anni di sviluppo e richiedono una notevole energia e apparecchiature di elaborazione pesanti aggiuntive che aggiungono costi e complessità a una missione», il composto di fecola di patate StarCrete del team UM «non ha bisogno di nulla di tutto questo e quindi semplifica la missione e la rende più economica e fattibile».

 

 

 

 

 

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