Armi biologiche

E-mail dimostrano il coinvolgimento di Hunter Biden nelle strutture delle armi biologiche ucraine

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Il quotidiano britannico Daily Mail ha ottenuto messaggi di posta elettronica che provano, almeno in parte, le accuse russe secondo cui il figlio di Joe Biden, Hunter, è coinvolto nel finanziamento di laboratori di armi biologiche in Ucraina.

 

«Le e-mail dal laptop abbandonato di Hunter mostrano che ha contribuito a garantire milioni di dollari di finanziamenti per Metabiota, un appaltatore del Dipartimento della Difesa specializzato nella ricerca sulle malattie che causano pandemie che potrebbero essere utilizzate come armi biologiche», scrive il Daily Mail.

 

«Ha anche presentato Metabiota a una società di gas ucraina presumibilmente corrotta, Burisma, per un “progetto scientifico” che coinvolge laboratori ad alto livello di biosicurezza in Ucraina. E sebbene Metabiota sia apparentemente una società di dati medici, il suo vicepresidente ha inviato un’e-mail a Hunter nel 2014 descrivendo come avrebbero potuto “affermare l’indipendenza culturale ed economica dell’Ucraina dalla Russia”, un obiettivo insolito per un’azienda biotecnologica».

 

Le e-mail e i dati sui contratti di difesa esaminati da DailyMail.com suggeriscono che Hunter ha avuto un ruolo di primo piano nell’assicurarsi che Metabiota fosse in grado di condurre la sua ricerca sui patogeni a poche centinaia di miglia dal confine con la Russia.

 

«Metabiota ha lavorato in Ucraina per Black & Veatch, un appaltatore della difesa statunitense con profondi legami con le agenzie di intelligence militari, che ha costruito laboratori sicuri in Ucraina che analizzavano malattie assassine e armi biologiche. Metabiota era una di quelle aziende».

 

«Le e-mail tra Hunter e i suoi colleghi discutono con entusiasmo di come il monitoraggio dei dati medici da parte dell’azienda potrebbe diventare uno strumento essenziale per i governi e le aziende che cercano di individuare focolai di malattie infettive».

 

«Il figlio del presidente e i suoi colleghi hanno investito 500.000 dollari in Metabiota attraverso la loro azienda Rosemont Seneca Technology Partners. Hanno raccolto diversi milioni di dollari di finanziamenti per la società da giganti degli investimenti tra cui Goldman Sachs. Ma le e-mail mostrano che Hunter era anche particolarmente coinvolto nelle operazioni di Metabiota in Ucraina».

 

Come riportato da Renovatio 21, il clan Biden era particolarmente attivo – oltre che in Cina e in altri Paesi orientali – nel caos dell’Ucraina degli anni 2010, con il drogato Hunter a ricevere l’incarico di membro del consiglio di amministrazione del colosso del gas Burisma (un lavoro per cui non era titolato, e per cui recepì somme da capogiro per, praticamente, mai lavorare) e il padre, allora vicepresidente di Obama, a volare a Kiev molte volte l’anno.

 

Come confessato da Biden senior stesso in pubblico, in un’occasione minacciò presidente e premier ucraini che non avrebbe dato il miliardo di dollari di aiuti promessi se non avessero licenziato nel giro di poche ore (prima che partisse il suo aereo) il procuratore nazionale che stava indagando su Burisma, la controversa società energetica che aveva cooptato il figlio Hunter.

 

 

Il dubbio che una guerra sia l’unica possibilità del clan Biden di non far uscire dall’armadio enormi, pericolosissimi scheletri può venire  a più di qualcuno.

 

Qualche giornale italiano vorrebbe per caso ricordarlo?

 

Qualche politico che voglia dirlo ad alta voce prima di essere trascinati in una guerra atomica per coprire una famiglia sospettata di un tale livello di corruzione?

 

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