Geopolitica

È in corso un’operazione di guerra psicologica contro il popolo americano: parla il generale Flynn

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Il tenente generale in pensione Michael Flynn, già capo della Defense Intelligence Agency (DIA), in un’intervista ad un podcast di USAWatchdog.com parla apertamente di un «operazione di psy-ops» (guerra psicologica) condotta contro la popolazione degli Stati Unit.

 

«Il passaggio verso tutto questo rumore che sta bombardando la psiche americana, è tutto intenzionale. Non pensate che tutto questo sia un mucchio di cose casuali che stanno accadendo nel nostro Paese» spiega il generale Flynn.

 

Il generale contesta l’idea che le elezioni 2020 siano state regolari.

 

«Il paese è stato preso da una piccolissima minoranza di persone che chiamiamo sinistra, che sono in realtà un gruppo di marxisti e comunisti (…) Hanno superato in astuzia l’establishment repubblicano durante le elezioni dello scorso novembre».

 

«Il passaggio verso tutto questo rumore che sta bombardando la psiche americana, è tutto intenzionale. Non pensate che tutto questo sia un mucchio di cose casuali che stanno accadendo nel nostro Paese»

«Parliamo di cosa è successo in Arizona. Tutti sanno che questa elezione è stata rubata. In nessun modo al mondo 80 milioni di persone hanno votato per l’amministrazione che occupa la Casa Bianca, in nessun modo».

 

«Questa non è più una teoria del complotto sulla frode elettorale. Questa è una cospirazione, va bene, ma è una cospirazione all’interno di un gruppo di persone che ha rubato le elezioni presidenziali statunitensi».

 

 

Il generale viene quindi interrogato dal conduttore Greg Hunter sulla possibilità che ci sia una operazione di guerra psicologica in corso contro la popolazione americana, chiedendo quale possa essere.

 

«Assolutamente sì, il COVID, l’Afghanistan, la situazione del confine [con il Messico]… anzi non stiamo nemmeno più parlando della situazione del confine perché è caduta in tre o quattro priorità in termini di ciò su cui le persone possono concentrarsi»

 

«Vedremo il presidente Biden uscire allo scoperto per parlare di lockdown e vaccini, ed è tutto per cambiare la narrativa»

«Vedremo il presidente Biden uscire allo scoperto per parlare di lockdown e vaccini, ed è tutto per cambiare la narrativa».

 

«Cercheranno di portare via la narrativa di ciò che è accaduto alle elezioni. Quello che volevano e credevano davvero è che il furto delle elezioni del 2020 sarebbe morto entro marzo del 2021 e il Paese sarebbe andato avanti. Il popolo americano non è stupido. Non siamo un gruppo di idioti come ci ha chiamati Biden. C’è un gruppo di americani intelligenti che sono stanchi delle bugie che fuoriescono dalla Casa Bianca e che escono dai media mainstream».

 

La psy-op, l’operazione di manipolazione psicologica, sarebbe condotta da un manipolo relativamente piccolo di persone, privo di reale base:

 

«Cercano di sembrare più grandi di quello che sono, e sono in grado di farlo attraverso i media. Sono assolutamente in grado di farlo attraverso i media mainstream».

 

Il generale Flynn ha inoltre messo in guardia gli ascoltatori anche riguardo ad un possibile un crollo finanziario in ottobre innescato da un’impasse di bilancio e da Nancy Pelosi.

 

Il generale ha trattato inoltre il tema dell’infiltrazione della Cina in America, un fenomeno che, dice,  va avanti da decenni.

 

 

 

 

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