Reazioni avverse

Due giovani morti dopo il vaccino a Reggio Calabria

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Doppia tragedia a Reggio Calabria: due giovani sani morti a poca distanza dal vaccino. Lo riporta Stretto web.

 

Prima la morte improvvisa del 35enne conosciutissimo gestore di un rinomato Caffè a causa di un aneurisma cerebrale che lo ha colpito a pochi giorni dalla seconda dose del siero anti COVID.

 

Prima la morte improvvisa del 35enne conosciutissimo gestore di un rinomato Caffè a causa di un aneurisma cerebrale che lo ha colpito a pochi giorni dalla seconda dose del siero anti COVID

Poi la cronaca cittadina reggina si tinge ancora di nero con la morte del 41enne A.T. responsabile amministrativo di un’azienda informatica, anche lui persona molto conosciuta in città, è stato colto da aneurisma cerebrale dopo pochi giorni dalla seconda inoculazione del vaccino.

 

I sanitari del GOM, come già successo per la morte del 35enne, escludono a priori ogni legame con la vaccinazione al punto tale da non ritenere necessaria la segnalazione all’AIFA.

 

Eppure appare singolare come in poche ore due uomini, giovani, statisticamente non a rischio, siano morti con le stesse dinamiche a pochi giorni dall’inoculazione del vaccino.

 

Il celibe 41enne A. si era recato al mattino regolarmente a lavoro. Stava bene, a detta dei suoi colleghi con i quali aveva da poco festeggiato il compleanno. Nella notte l’improvviso malore che ha reso vana la corsa in ospedale.

 

Poi la cronaca cittadina reggina si tinge ancora di nero con la morte del 41enne A.T. responsabile amministrativo di un’azienda informatica, anche lui persona molto conosciuta in città, è stato colto da aneurisma cerebrale dopo pochi giorni dalla seconda inoculazione del vaccino

«Secondo quanto riporta il sito della Fondazione Veronesi, in Italia ogni anno si verificano in media 6.000 casi di aneurisma cerebrale, e di questi il 30% si rivela mortale. Nel Comune di Reggio Calabria, che conta 180.000 abitanti, sono quindi attesi 18 casi l’anno di aneurisma cerebrale, di cui 5 mortali. In media, le più esposte sono le donne nella fascia di età tra 50 e 59 anni» scrive il sito Stretto Web.

 

«Che quindi nell’arco di 24 ore si siano verificati 2 decessi in ragazzi di sesso maschile, decisamente più giovani (35 e 41 anni) dell’età con la massima incidenza, ed entrambi erano stati da pochi giorni sottoposti alla seconda dose del vaccino, merita quantomeno uno spunto di riflessione».

 

Siamo pienamente d’accordo. Anzi: forse non meriterebbe solo una riflessione: meriterebbe forse un’indagine.

 

 

 

 

Immagine d’archivio

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