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Droni ucraini colpiscono depositi di armi in territorio russo

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Droni ucraini hanno colpito nella notte due depositi di armi russi, uno nella regione di Krasnodar e l’altro nella regione di Tver’.

 

Gli attacchi sono avvenuti come parte di un’ondata di attacchi di droni durante i quali il Ministero della Difesa russo ha affermato che le difese aeree hanno abbattuto 101 droni.

Nella regione di Krasnodar, il governatore Veniamin Kondratev ha affermato che 1.200 persone sono state evacuate dai distretti di Tikhoretsk e Vyselki, a circa 130 km a nord-est del capoluogo regionale di Krasnodar.

 

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L’Agence France-Presse ha osservato che circolano affermazioni non verificate secondo cui il deposito di Tikhoretsk potrebbe aver ospitato missili nordcoreani.

 

Colpito anche il 23esimo arsenale della Direzione principale missilistica e artiglieria vicino al villaggio di Oktjabrskij, a circa 15 km a sud del deposito di armi di Toropets, che è stato colpito la mattina presto del 18 settembre.

 

I recenti raid delle formazioni ucraine dimostrano chiaramente che, oltre agli obiettivi già familiari delle infrastrutture per il carburante e l’energia e degli aeroporti, i grandi depositi di munizioni sono diventati uno degli obiettivi degli attacchi, commentano analisti online, che sottolineano come dati gli elevati volumi di produzione di droni nemici, che coprono completamente il consumo di dispositivi durante gli attacchi precedenti, è probabile che tali raid si intensifichino.

 

Come riportato da Renovatio 21, il presidente russo Vladimur Putin negli scorsi giorni ha dichiarato che la produzione di droni in Russia è decuplicata.

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Immagine screenshot da Twitter

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