Reazioni avverse

Dr. McCullough: la medicina accademica sta coprendo gli arresti cardiaci da vaccino COVID

Pubblicato

il

Nel suo ultimo intervento sulla sua pagina Substack Courageous Discourse, il cardiologo texano Peter McCullogh ha accusato l’intero establishment medico accademico di stare ignorando, se non insabbiando, i casi di infarto correlati alla vaccinazione anti-COVID.

 

«Mentre sempre più persone muoiono inaspettatamente senza una spiegazione medica, il mondo sta diventando molto nervoso per le iniezioni di codice genetico di lunga durata per la letale proteina spike Wuhan» scrive McCullough. «Ho chiesto a molte personalità dei media e persone per strada, nessuno può ricordare un solo personaggio pubblico che affermi che i vaccini sono sicuri ed efficaci e che sono sani e privi di COVID-19 alla loro settima iniezione. Nessuno».

 

Poi la domanda sul disastro del groupthink:

 

«Se la mente umana non può ammettere un errore catastrofico fatto al proprio corpo, è possibile che il continuo pensiero di gruppo basato sulla paura possa influenzare le redazioni, gli editori e i media nella soppressione dei dati sulla morte improvvisa indotta da vaccino?» chiede il medico.

 

McCullough cita quindi un editoriale della dottoressa Jane Orient, leader dell’Associazione dei medici e dei chirurghi americani, dove sostiene che vi è una forte soppressione delle informazioni sulla morte improvvisa dopo la vaccinazione.

 

«Nonostante i meccanismi di morte ben documentati siano la miocardite, la progressione della malattia cardiovascolare aterosclerotica, le aritmie ventricolari primarie, l’emorragia intracranica, l’embolia polmonare, lo shock anafilattoide e il disturbo infiammatorio multisistemico, la letteratura medica è priva di documenti che emergono dicendo che i vaccini stanno CAUSANDO la morte» scrive il cardiologo americano.

 

Secondo McCullough, che invita alla lettura, l’articolo della Orient «mette in parole ciò che molti pensano, l’establishment medico sta coprendo le morti per vaccino nel modo più perfido mai concepito».

 

Nell’articolo «Negative Evidence: COVID-19 Vaccines and Sudden Deaths» («Prove negative: vaccini COVID-19 e morti improvvise»), pubblicato questa estate dal Journal of American Physicians and Surgeons, l’autrice scrive che «la morte è l’ultimo “evento sentinella”(…) Un rischio di morte improvvisa non è chiaramente un compromesso accettabile per una riduzione dell’attuale rischio di malattia COVID-19».

 

«Le morti improvvise in associazione ai vaccini COVID-19 sono i segnali sentinella definitivi, che indicano che quei vaccini probabilmente non sono sicuri come reclamizzato. La perfida soppressione di questo segnale dall’ufficialità medica è un’altra sveglia sui pericoli della politicizzazione e dell’asimmetria del potere che affliggono la medica».

 

La rivista scientifica che pubblica il pezzo della Orient, il Journal of American Physicians and Surgeons è pubblicato dall’Association of American Physicians and Surgeons (AAPS), un’organizzazione nazionale che rappresenta i medici in tutte le specialità dal 1943.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’aumento esponenziale di «malori» era facilmente visibile nel 2021 con normali ricerche su Google notizie comparando il medesimo periodo pre-vaccinazione.

 

Il caso delle morti improvvise è stato analizzato statisticamente dall’ex finanziere Ed Dowd e dal film Died Suddenly, che ha il merito di aver mostrato al mondo gli incredibili, inediti coaguli a forma di calamaro che gli imbalsamatori delle pompe funebri dei Paesi anglofoni stanno trovando nei cadaveri dei vaccinati e di chi vive con loro.

 

I collassi improvvisi sono oramai un fenomeno globale inarrestabile, che coinvolge sportivi, giornalisti, cantanti, attori, presentatori TV, ballerini, babbi natale. I media, davanti a sequenze di morte incredibili, stanno girando a vuoto, cercando di arrampicarsi sugli specchi ipotizzando l’effetto di droghe o perfino la solitudine.

 

Le categorie più preoccupanti, tuttavia, restano quelle dei conducenti di autobus e piloti d’aereo. Inquietano, ancora di più, i casi degli autisti di scuolabus

 

 

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version