Geopolitica

Dopo l’umiliante incontro Scholz-Biden, i parlamentari tedeschi dell’AfD spingono per un’indagine sul Nord Stream

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Il partito Alternativa per la Germania (AfD) nel Bundestag tedesco insiste affinché venga creato un comitato investigativo speciale per indagare sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream, che portavano il gas naturale dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico. Con il titolo «Attacco al Nord Stream», l’AfD ha annunciato oggi che presenterà una mozione speciale, da discutere in Parlamento il 15 marzo.

 

La notizia arriva dopo il recente incontro alla Casa Bianca tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente americano Joe Biden.

 

«Bentornato allo Studio Ovale. Bentornato alla Casa Bianca, abbiamo subito molti cambiamenti dall’ultimo anno. E infatti, non mi sbaglio, lei era qui nel febbraio del 2022 e la Russia stava ammassando truppe, 185.000 soldati al confine ucraino. Voglio ringraziarti per la tua forte leadership» ha detto Biden a Scholz, in quello che è forse il momento di più schiacciante, ridicola umiliazione patita dalla Germania – dall’Europa tutta – di fronte al «padrone» USA.

 

Avete capito: lodi fasulle (dire che Scholz, detto Scholzomat, è carismatico senza essere ironici è qualcosa che sfida le leggi della fisica) e ragioneria militare sulla guerra ucraina, ma non una parola riguardo l’elefante nella stanza, ossia la distruzione dei gasdotti Nord Stream, attribuita dettagliosamente all’amministrazione Biden  da uno scoop del reporter premio Pulitzer Sy Hersh.

 

Il bombardamento del Nord Stream 2, peraltro già annunciato pubblicamente alla Casa Bianca dallo stesso Biden a pochi giorni dall’inizio della guerra ucraina, è il più grande danno mai subito dalla Germania post-bellica.

 

 

Si tratta di un evento violento che mette a KO, per lustri e forse decenni, l’intera economia tedesca, un’immensa (e fino a poc’anzi vincente) filiera manufatturiera privata della fonte più economica di energia disponibile, il gas russo, di cui era dipendente per oltre il 45%.

 

La situazione era già grave prima del bombardamento del gasdotto, quando a causa delle sanzioni lo stop del gas aveva portato il governo Scholz ad attendersi rivolte e morti di freddo, nonché a preparare allucinanti piani di distribuzione del contante in caso di blackout.

 

Di fatto, quello che plasticamente e materialmente significa la fine del Nord Stream, e la quieta accettazione di ciò, è nient’altro che l’esecuzione di un piano di deindustrializzazione dell’Europa, oramai non più nemmeno dissimulato, anzi: la deindustrializzazione anzi è oggi apertamente discussa sui giornali tedeschi.

 

Davanti a questa catastrofe, che riguarda la Germania e l’Europa tutta, ci si poteva immaginare che il cancelliere tedesco avrebbe trovato un po’ di coraggio – almeno per chiedere una smentita delle accuse di Hersh, le quali peraltro hanno trovato un minimo rimbalzo anche presso la stampa germanica.

 

Invece, il nulla: ecco una cerimonia euro-americana di facce di legno, l’umiliazione finale del cittadino tedesco ed europeo, schiacciato dalle politiche dementi e assassine di Washington e rappresentato da personaggi appena miagolanti, privi degli attributi necessari ad affrontare catastrofi ed avversari, e per questo traditori del loro mandato di rappresentanza del popolo e della necessità di fare gli interessi del contribuente.

 

Come riportato da Renovatio 21, AfD aveva già cominciato a spingere per la discussione al Bundestag (il Parlamento federale tedesco) del sabotaggio Nord Stream quattro settimane fa.

 

AfD, tuttavia, è un partito che, come dire, gode di «sovranità limitata»: in alcuni laender si è pensato di confiscare le armi regolarmente detenute a membri di AfD, unico partito tedesco, ricordiamo inoltre, che in Europa si è espresso contro la follia COVID per bocca dell’eurodeputata Christine Anderson.

 

Anche un parlamentare del partito di sinistra Die Linke si è espresso con forza durante la seduta per un’inchiesta. Destra e sinistra tedesche hanno tenuto una manifestazione congiunta contro la guerra ucraina pochi giorni fa a Berlino.

 

 

 

 

 

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