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Donna rischia anni di galera per aver tossito su un autista di Uber

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Arna Kimiai, una donna che in un alterco all’inizio di questo mese aveva tossito su un autista Uber dopo che questi aveva chiesto di indossare la mascherina, è ora sotto la custodia della polizia.

 

La donna aveva tossito su un autista Uber dopo che questi aveva chiesto di indossare la mascherina

Kimiai si è presentata alla polizia di San Francisco giovedì scorso, riferisce il sito della polizia della città. Ora che è lì, rischia fino a 20 anni di carcere per una serie di accuse tra cui l’aver picchiato un lavoratore dei trasporti, rapina di primo grado, cospirazione per commettere un crimine e violazione dell’obbligo di mascherina della California e vari protocolli anticoronavirus.

 


 

Per questi tremendi crimini, nel 2021 si può rischiare di passare più anni in carcere che dopo aver perpetrato uno stupro o un omicidio.

Oltre a urlare insulti razzisti all’autista Subhakar Khadka, Kimiai e le sue due compagne di viaggio si sono rifiutati di indossare mascherine, hanno afferrato il telefono di Khadka e gli hanno strappato la maschera dal viso prima di tossirgli addosso in modo drammatico.

 

Per questi tremendi crimini, nel 2021 si può rischiare di passare più anni in carcere che dopo aver perpetrato uno stupro o un omicidio.

 

Rammentiamo che la California mantiene e commina la pena di morte dalla sua reintroduzione (1992),  e da allora l’ha applicata appena 13 volte, con l’ultima sentenza capitale eseguita nel 2006.

Che sia il caso di mandare la ragazza al patibolo? La sedia elettrica per un colpo di tosse: benenuti negli anni ’20 del XXI secolo.

 

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