Vaccini

Djokovic è stato autorizzato a giocare all’Australian Open

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Novak Djokovic, già tennista numero uno al mondo recentemente escluso da diverse competizioni di alto profilo a causa del suo rifiuto di iniettarsi il siero genico anti-COVID, sarebbe stato autorizzato a competere nell’edizione del prossimo anno di una di queste competizioni.

 

Djokovic era stato escluso per tre anni dall’ingresso in Australia appena prima degli Australian Open del 2022 perché si è rifiutato di ottenere il vaccino COVID-19.

 

Il dramma internazionale fu piuttosto intenso, con corsi e ricorsi in tribunale mentre il campione, dapprima fermato all’aeroporto di Melbourne (una delle capitali della repressione pandemica del biennio COVID), fu poi tradotto in un centro per migranti e quindi espulso dal Paese.

 

Il clamore politico e mediatico della vicenda fu enorme. Non è molto noto, tuttavia, che Novak non fu l’unico tennista non vaccinato respinto dall’autorità australiane: è capitato anche alla tennista ceca Renata Voracova.

 

Nonostante i precedenti, questa settimana le autorità australiane avrebbero concesso a Djokovic un visto per poter partecipare alla competizione del 2023, che si terrà dal 16 al 29 gennaio.

 

A settembre, Djokovic aveva anche saltato gli US Open di New York City, a causa del continuo divieto di ingresso dell’amministrazione Biden per gli stranieri non vaccinati.

 

Prima degli US Open, Djokovic aveva dichiarato: «non sono vaccinato e non ho intenzione di vaccinarmi». In precedenza il campione serbo aveva affermato che la sua assenza dai tornei del Grande Slam era un «prezzo che sono disposto a pagare».

 

Djokovic aveva anche precedentemente espresso il suo sostegno alla «libertà di scegliere ciò che metti nel tuo corpo».

 

 

 

 

Immagine di Doha Stadium Plus Qatar via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

 

 

 

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