Eutanasia

Divorzio tra le massime associazioni eutanatiche

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

Compassion & Choices e l’Alzheimer’s Association si sono separate dopo una partnership durata solo poche settimane.

 

Il 21 dicembre Compassion & Choices, il più noto gruppo di pressione sul suicidio assistito d’America, ha annunciato «una nuova partnership per migliorare le cure di fine vita per coloro che vivono con la demenza». L’obiettivo era quello di raggiungere le comunità emarginate e svantaggiate di «neri, latini, nativi asiatici, hawaiani delle isole del Pacifico e comunità LGBTQ».

 

È meno probabile che queste comunità dispongano di servizi per l’assistenza di fine vita.

 

Compassion & Choices è stata felicissima dell’arrangiamento. Si è descritta come un’organizzazione che aiuta le persone «ad affermare le proprie preferenze di cura all’inizio del loro percorso di demenza, a scegliere quale assistenza sanitaria le persone vogliono ricevere e quali cure possono rinunciare quando la loro demenza raggiunge uno stadio avanzato».

 

Un articolo sul Washington Free Beacon, pubblicato prima che i due gruppi si separassero, sosteneva che Compassion & Choices volesse utilizzare l’Alzheimer’s Association per attirare persone di colore, che sono state lente a intraprendere il suicidio assistito. Citava il dottor Joel Zivot, un medico di terapia intensiva e professore alla Emory University di Atlanta, sull’interesse della comunità nera per le direttive di cure avanzate e il suicidio assistito.

 

«Le persone che si sentono come se il sistema sanitario le avesse deluse per tutta la vita», dice, sono le stesse persone che dicono: «ora volete che mi giri dall’altra parte e muoia? No grazie».

 

Il comunicato stampa non menzionava nulla sul suicidio assistito o sull’eutanasia.

 

Il 29 gennaio l’Associazione Alzheimer ha staccato la spina. Apparentemente non aveva fatto «due diligence» sul più noto gruppo di lobby per il suicidio assistito d’America.

 

«I loro valori sono incoerenti con quelli dell’Associazione. Ci rammarichiamo profondamente per il nostro errore, abbiamo iniziato la fine della relazione e ci scusiamo con tutte le famiglie che sosteniamo che sono rimaste ferite o deluse».

 

 

Michael Cook

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

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