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Disney crea un sistema di intelligenza artificiale per cambiare automaticamente l’età degli attori

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La Disney per la tecnologia anti-invecchiamento sta sviluppando uno strumento di intelligenza artificiale che può alterare automaticamente l’età degli attori, stando a quanto riferito dal sito americano Gizmodo.

 

«Re-aging», lo chiama Disney. Lo strumento, soprannominato Face Re-aging Network, o semplicemente nominato FRAN, è in grado di far sembrare gli attori più giovani o più vecchi, a seconda delle esigenze, e promette di accelerare drasticamente i processi di effetti visivi che richiederebbero altrimenti settimane per essere completati se fatti manualmente.

 

Alcuni di questi processi, se eseguiti manualmente richiedono la pittura scrupolosa di ogni fotogramma 2D del volto di un attore o la sostituzione di un attore con un «pupazzo digitale».

 

Ma usando FRAN «completa le tradizionali tecniche di re-invecchiamento che già funzionano bene nella produzione cinematografica», hanno scritto i ricercatori Disney in un documento di accompagnamento.

 

 

FRAN sembra decisamente più convincente dei precedenti modelli di Intelligenza Artificiale fin ad ora utilizzati per la grafica di questo tipo

 

Lo strumento AI progettato da Disney funziona sovrapponendo alterazioni – come ad esempio le rughe – a parti specifiche del viso che immagina dovrebbero essere più vecchie o più giovani, lasciando inalterate le parti rimanenti. Lo fa su livelli separati, consentendo agli artisti di modificare e aggiungere manualmente alcuni ulteriori dettagli. A tal fine, la Disney afferma che FRAN è «pronto per la produzione».

 

Ma affinché FRAN fosse così efficace, i ricercatori hanno dovuto prima creare il proprio database di migliaia di volti generati casualmente, che hanno poi modificato utilizzando gli strumenti di modifica dell’età esistenti. L’enorme volume di volti generati e poi modificati che ne è derivato ha fornito molto materiale per sviluppare questo nuovo prodotto di IA.

 

Per quanto possa apparire impressionante, FRAN non è impeccabile. Invecchiare, dopotutto, non è solo accumulare rughe, e FRAN sembra faticare a catturare l’incredibile sfumatura del processo. Allo stesso modo, FRAN sembra avvicinarsi in gran parte all’invecchiamento semplicemente rendendo la pelle dei suoi soggetti più liscia, il che può facilmente apparire eccessivo e non naturale.

 

Ma FRAN non deve essere perfetto. Potrebbe dare agli artisti VFX un enorme vantaggio, risparmiando settimane, se non mesi, di lavoro e milioni di dollari. 

 

Questa nuova e controversa tecnologia viene applicata non solo agli attori viventi, ma anche a quelli passati a miglior vita. Un artista «generativo», che risponde al nome di Alper Yesiltas, ha creato, grazie al supporto dell’AI, fotografie di personaggi famosi morti anzitempo immaginandosi come sarebbero ora se fossero sopravvissute.

 

In pratica, l’artista-informatico turco ha fatto invecchiare i famosi morti.

 

Ma c’è chi i morti li fa anche parlare, come nel caso di Marina Smith, una donna di 87 anni morta lo scorso anno, che ha potuto parlare alle persone in lutto al suo funerale proprio grazie al potere dell’Intelligenza Artificiale. Gli ospiti del funerale sono stati sorpresi dall’«esperienza video conversazionale olografica», creata da una startup chiamata StoryFile.

 

Oramai il mondo dell’AI sembra non avere più confini, tanto da creare immagini inquietanti a partire da una canzone rock anni ’70. L’Intelligenza Artificiale crea una sequenza di immagini inquietanti a partire da input verbali, in questo caso il testo della canzone. 

 

Inoltre ci si può «sbizzarrire artificialmente» anche su selfie dal gusto apocalittico. Su richiesta di un utente, un’Intelligenza Artificiale ha generato immagini di selfie scattati durante la fine del mondo. La macchina ha prodotto una serie di «autoscatti» pieni di mostri umanoide e figure scheletriche dall’aspetto sempre più triste.

 

Rimanendo circoscritti al mondo cinematografico, un imprenditore tecnologico tedesco, di nome Fabian Stelzer, sta producendo un film interamente generato dall’Intelligenza Artificiale. Il film, di genere fantascientifico e con uno stile piuttosto anni Settanta, si chiama Salt. La pellicola avrà solo voci artificiali tranne la sua. Software di autogenerazione di immagini creeranno pure le riprese e gli effetti sonori del film.

 

L’era della generazione automatica dei contenuti è qui. Alcuni si domandano, con inquietudine, cosa accadrà quando l’Intelligenza Artificiale generativa sarà usata per la produzione della pornografia.

 

Una domanda a cui ora abbiamo paura di rispondere.

 

 

 

 

 

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