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Diritti umani e vaccino, il Comitato Helsinki contro Pfizer

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Il quotidiano israeliano Calcalist riferisce che il «Comitato Helsinki» per i diritti umani starebbe per pubblicare un comunicato in cui si affermerebbe che l’azienda Pfizer starebbe conducendo esperimenti umani non autorizzati.

 

L’organizzazione internazionale, volta a garantire i diritti dell’uomo ed istituita sulla base dell’Atto di Helsinki del 1975 della Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa, dovrebbe presentare un esposto al Ministero della Salute israeliano relativo alla vaccinazione di massa promossa dallo Stato Israeliano con Pfizer, in quanto si tratta di uno studio clinico e necessita di un’approvazione preventiva.

 

«Dire che questo non è un esperimento è una bugia»

Il Comitato Helsinki potrebbe anche chiedere al Governo  israeliano di interrompere il trasferimento di informazioni sulla vaccinazione di massa alla Pfizer, probabilmente raccolto attraverso i moduli di consenso/diniego.

 

L’attivista per i diritti umani dell’Israel Democracy Institute Tehila Schwartz-Altshuler, membro del consiglio di amministrazione del Centro di etica di Gerusalemme e del Consiglio supremo degli Archivi dello Stato di Israele ha dichiarato che «dire che questo non è un esperimento è una bugia».

 

Come riportato da Renovatio 21, tale crudele esperimento su cavie umane ha già avuto i suoi costi in termine di vite: tre decessi in tre settimane, dal primo caso del signore di Beit She’an di fine dicembre, quando partì immediatamente il mantra «nessuna correlazione». Come ovvio, si tratta solo dei casi noti.

 

Nel frattempo centinaia di vaccinati israeliani si stanno comunque contagiando con il coronavirus, altri subiscono il famoso effetto collaterale della paralisi facciale (la sindrome di Bell, sbarcata anche tra i vaccinati italiani), e il governo prepara un «passaporto verde» per chi ha subito l’inoculazione.

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