Economia

Dilma Rousseff: le sanzioni statunitensi porranno fine all’egemonia del dollaro

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L’ex presidente brasiliana Dilma Rousseff ha dichiarato che l’uso del dollaro come arma contro altri Paesi da parte degli USA garantisce che l’egemonia del dollaro verrà messa in discussione

 

Le sue osservazioni, fatte durante una sua presentazione il 20 marzo ad un evento di «Amici della Cina socialista», sono state fatte circolare in un breve video clip con sottotitoli in cinese e inglese associati a Pacific Dialogue, pubblicato oggi sull’account Twitter di un diplomatico cinese a San Pietroburgo.

 

In quanto valuta globale, il dollaro svolge un ruolo «insostituibile« nel commercio e nei pagamenti internazionali, ma gli Stati Uniti hanno sfruttato questa posizione per trasformare il dollaro in «un’arma di ritorsione e uno strumento di estorsione contro altri Paesi», come si è visto contro Cuba , Venezuela, Iran, Russia e altri.

 


 

Gli Stati Uniti hanno utilizzato la loro giurisdizione nazionale come «un’arma internazionale di coercizione», imponendo sanzioni di vasta portata contro Paesi, banche straniere e società che fanno affari contro i desideri degli Stati Uniti.

 

«Dato questo, e tenendo conto degli ultimi eventi geopolitici, è improbabile che il dollaro rimanga insostituibile», ha concluso l’ex presidente carioca.

 

Come discusso da Renovatio 21, la de-dollarizzazione globale è il più grande rischio che stiamo vivendo in questo momento.

 

Perché è certo che gli USA, compreso il vicolo cieco in cui li ha portati l’élite demente, avida e zelota al contempo, reagiranno con estrema violenza, proiettando morte e distruzione fuori di essi per tentare di ripristinare la posizione perduta.

 

 

 

 

Immagine di Senado Federal via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)

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