Geopolitica
Delegazione militare russa visita Libia, Burkina Faso, Mali e Repubblica Centrafricana
Una delegazione militare russa guidata dal vice ministro della Difesa, colonnello generale Yunus-Bek Yevkurov, si trovava in Burkina Faso, dove ha incontrato il presidente ad interim Ibrahim Traoré il 31 agosto.
Da lì la delegazione si è recata in Mali, dove ha incontrato il presidente ad interim del Mali, il colonnello Assimi Goita per discutere della cooperazione bilaterale in materia di difesa e sicurezza, nonché della situazione nel Sahel, ha riferito l’agenzia di Stato russa TASS.
Dal Mali la delegazione si è recata il 1° settembre nella Repubblica Centrafricana, dove la Russia sostiene il governo nel campo della sicurezza dal 2018. La Repubblica Centrafricana è anche il paese africano dove è stato attivo il Gruppo Wagner.
Non ci sono dettagli sugli incontri della delegazione.
Come riportato da Renovatio 21, il 23 agosto, il colonnello generale Yevkurov aveva guidato una delegazione in Libia invitata dal comandante dell’esercito nazionale libico, feldmaresciallo Khalifa Haftar, che fa parte dell’amministrazione orientale del Paese.
«Questa è la prima visita ufficiale di una delegazione militare russa in Libia», aveva dichiarato il ministero della Difesa russo.
La visita è stata organizzata in occasione dei colloqui con la Libia all’esposizione Army-2023 e alla Conferenza sulla sicurezza internazionale di Mosca del 15 agosto. «Durante la visita si discuterà delle prospettive di cooperazione nella lotta al terrorismo internazionale e di altre questioni di azione congiunta», aveva affermato il ministero russo.
La Russia, ha detto il politologo Dmitrij Trenin, sta investendo sull’Africa «il suo più cambiamento geopolitico da 300 anni a questa parte».
Come riportato da Renovatio 21, lo scorso mese una delegazione militare algerina è stata ricevuta dal ministro della Difesa russo Shoigu. Contestualmente, Algeri ha dichiarato la sua contrarietà ad interventi militari internazionali per rovesciare la giunta golpista del Niger, arrivando a negare lo spazio aereo ai velivoli francesi.
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