Oligarcato
Davos, giornalista arrestato dalla «polizia» del WEF
Jack Posobiec, giornalista e influencer conservatore americano è stato fermato assieme alla sua troupe da uomini armati a Davos, in Svizzera, dove si sta svolgendo l’annuale World Economic Forum di Klaus Schwab, il guru del Grande Reset.
Gli uomini che hanno brevemente fermato Posobiec, già veterano dell’Intelligence della Marina USA, erano all’apparenza agenti regolari svizzeri, ma con una mostrina specifica recante la scritta «World Economic Forum Police» e con tanto di araldo fatto da due caproni scornantisi.
Gli uomini erano pesantemente armati – armi automatiche, manganelli – e determinati.
BREAKING: Detained at Davos pic.twitter.com/H1RdaOebDI
— WEF Detainee Poso (@JackPosobiec) May 23, 2022
BREAKING: Detained in Davos (Pt 2) pic.twitter.com/ws75ALP7gH
— WEF Detainee Poso (@JackPosobiec) May 23, 2022
Go away, WEF Stasi pic.twitter.com/bMGSkwRaae
— WEF Detainee Poso (@JackPosobiec) May 23, 2022
World Economic Forum police insignia in Davos is two mountain goats butting horns over some crystals. Very weird. Wonder what the symbolism is there… hmmm… pic.twitter.com/5uqdVT5LwL
— Josh (@joshthepunished) May 24, 2022
When the weird world of the #WorldEconomicForum couldn’t get more bizarre it appears they now have their only Police Force with occult-like symbology telling you two things:
1) Their sense of importance is hyper inflated
2) They’re very, very scared of the general public#WEF22 pic.twitter.com/Qa5eADYYOt— Know Your Human Rights (@HumanRights4UK) May 24, 2022
Posobiec ha ricostruito l’evento nello show del commentatore americano Glenn Beck, dicendo che ad un primo controllo delle credenziali non era successo nulla. Poi, una volta che la troupe si era spostata in un locale per rifocillarsi, ecco che arrivano delle camionette da cui scendono quelle che Posobiec definisce «unità di risposta rapida» della Polizia WEF.
Da notare anche la presenza di una agente in borghese che chiede di eliminare i filmati dell’arresto, e che dichiaro che se c’è un’operazione del genere «c’è una ragione».
La situazione ha richiamato l’attenzione di altre persone, compresa un’altra giornalista americana. Il possibile parapiglia mediatico potrebbe aver fatto desistere le «forze di pronto intervento» WEF, che sono quindi andate via, senza tuttavia aver specificato perché avessero fermato proprio Posobiec, popolare figura antiglobalista.
Poco prima, il profilo Twitter del WEF aveva bloccato il Posobiec.
Lol pic.twitter.com/D6mpXrKBtF
— WEF Detainee Poso (@JackPosobiec) May 23, 2022
Ovviamente, sono già partiti i fact-checker per spiegare che il WEF non dispone di una forza di polizia.
Parimenti, è già partito lo sforzo di Google per censurare il piccolo contrattempo.
— WEF Detainee Poso (@JackPosobiec) May 25, 2022
Come sanno i nostri lettori, i fondatori di Google Sergej Brin e Larry Page sono stati allievi del potente programma WEF chiamato Young Global Leader, e Brin recentemente è salito sul palco con lo Schwab per parlare dell’avvento di chip cerebrali e trasumanismo di massa.
Come riportato da Renovatio 21, la riunione dell’élite mondialista di Schwab a Davos è protetta da qualcosa come 5000 unità (un’esercito, in pratica) e una no-fly zone.
Tornano alla mente i concitati di quando, oramai un decennio fa, un europarlamentare italiano, Mario Borghezio, cercò di entrare nell’edificio dove si teneva la riunione del Bilderberg 2011, finendo gravemente malmenato dalla sicurezza.
«Sono stato assistito dalla polizia elvetica, ma il trattamento subito dalla sicurezza dell’incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una denuncia» aveva detto il Borghezio all’agenzia di stampa ANSA.
«Il trattamento subito mi conferma che questa è una riunione molto importante, chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun controllo popolare. È evidente che il club Bilderberg è una società segreta, come pensano in tanti, di cui meno si sa e meglio è».
Più tardi in giornata, Borghezio informava che «la polizia svizzera ci ha messi in stato di fermo e ci sta portando in caserma, e io ho il naso che sanguina».
A Posobiec è andata decisamente meglio. Forse grazie ai telefonini con videocamera onnipresenti?