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Da Dark Winter a Clade X: quelle profetiche simulazioni di Pandemia degli anni scorsi

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Renovatio 21 vi ha parlato qualche giorno fa di Dark Winter, il tremendo progetto di simulazione pandemica che potrebbe essere stato evocato da Joe Biden al dibattito per le presidenziali di pochi giorni fa.

 

Dark Winter, tuttavia, non è stata l’unica simulazione pandemica andata in scena più o meno segretamente negli ultimi anni.

 

Dark Winter non è stata l’unica simulazione pandemica andata in scena più o meno segretamente negli ultimi anni.

Una giornalista del New Yorker rivelò nel 2018 che fu invitata a prendere parte ad una simulazione che era considerata come il seguito di Dark Winter.

 

«Ero nella sala da ballo del Mandarin Oriental a Washington, DC, quando scoppiò la peggiore pandemia dall’influenza spagnola del 1918. Sulle notizie via cavo, c’erano segnalazioni di quattrocento casi confermati, per lo più raggruppati a Francoforte, in Germania, ma con individui infetti segnalati fino a Tokyo, Kabul e Caracas» scrive la giornalista Nicola Twillet in un articolo intitolato «Le terrificanti lezioni di una simulazione pandemica»..

 

«Sopracciglia aggrottate, occhi spalancati, il tono della conduttrice era urgente mentre descriveva la diffusione di un nuovo tipo di virus parainfluenzale, chiamato Clade X. Trasmesso per inalazione, ha lasciato l’infezione contagiosa ma per il resto inalterata fino a una settimana prima di uccidere più del dieci per cento delle sue vittime»

Fu testata l’idea della chiusura delle frontiera, e calcolato il problema dell’approvigionamento dei dispositivi di protezione individuale prodotti per lo più all’estero.

 

«Nel frattempo, Australia, Cina e Sud Africa avevano già imposto restrizioni di viaggio sui voli dalla Germania e dal Venezuela. Un gruppo bipartisan di senatori chiedeva un simile divieto di viaggio; un recente sondaggio aveva suggerito che il sessantacinque per cento del pubblico li sosteneva. “Quali dovrebbero essere le nostre priorità?” ha chiesto il consigliere per la sicurezza nazionale».

 

Fu testata l’idea della chiusura delle frontiera, e calcolato il problema dell’approvigionamento dei dispositivi di protezione individuale prodotti per lo più all’estero.

 

«Clade X si è rivelata un’arma biologica ingegnerizzata, intenzionalmente rilasciato da A Brighter Dawn, un gruppo fittizio modellato sul culto giapponese del giorno del giudizio Aum Shinrikyo, che ha effettuato gli attacchi con gas sarin nella metropolitana di Tokyo, nel 1995».

«Clade X si è rivelata un’arma biologica ingegnerizzata, che combinava la virulenza del virus Nipah con la facilità di trasmissione della parainfluenza. Era stato intenzionalmente rilasciato da A Brighter Dawn, un gruppo fittizio modellato sul culto giapponese del giorno del giudizio Aum Shinrikyo, che ha effettuato gli attacchi con gas sarin nella metropolitana di Tokyo, nel 1995».

 

«L’obiettivo dichiarato di A Brighter Dawn era quello di ridurre la popolazione mondiale ai livelli preindustriali. Alla fine della giornata, che rappresentava venti mesi nella simulazione, erano riusciti a uccidere centocinquanta milioni di persone perfettamente rispettabili. “L’America è stata appena spazzata via”».

 

Brighter Dawn rappresente il terzo grande esercizio di pandemia eseguito dal Center for Health Security. Il primo, chiamato Dark Winter, si è tenuto nel 2001 e ha simulato un attacco di vaiolo in Oklahoma. La tempistica, appena pochi mesi prima dell’11 settembre, ha reso il suo terrificante esito – il crollo quasi completo del governo e della società civile – profondamente risonante. Dark Winter è accreditato, in parte, per aver spinto George W. Bush ad approvare la Direttiva 51, un piano ampiamente classificato per assicurare la continuità del governo in caso di “emergenza catastrofica”.

«L’obiettivo dichiarato di A Brighter Dawn era quello di ridurre la popolazione mondiale ai livelli preindustriali. Alla fine della giornata, che rappresentava venti mesi nella simulazione, erano riusciti a uccidere centocinquanta milioni di persone perfettamente rispettabili. “L’America è stata appena spazzata via”».

 

Immancabile, anche allora, la presenza profetica del signore delle pesti.

 

«Secondo un articolo apparso lo scorso anno sul British Medical Journal, tuttavia, il mondo rimane “grossolanamente impreparato”. Il capo filantropo Bill Gates si è basato sui modelli sviluppati dall’Institute for Disease Modeling, un’impresa fondata dal suo ex collega di Microsoft Nathan Myhrvold, per avvertire che, allo stato attuale di preparazione, circa trentatré milioni di persone sarebbero morte all’interno del primi sei mesi di una pandemia globale simile all’influenza del 1918».

 

Laddove c’è una pandemia, anche solo fittizia, c’è Bill Gates.

 

Si tratta certo di una coincidenza che dà da pensare solo a noi poveri complottisti. Bill Gates è il più grande filantropo della Terra, e dobbiamo solo dirgli grazie.

 

Laddove c’è una pandemia, anche solo fittizia, c’è Bill Gates

Nel frattempo, nonostante l’immensa generosità del patron di Microsoft, pare che il contribuente italiano al salvatore ultramiliardario stia passando anche qualche soldino, grazie al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.  Si tratta di appena 287,5 milioni che lo Stato italiano fornirà al GAVI di Gates, che ha portato a casa, nel round della scorsa primavera – il Global Vaccine Summit – in cui  Conte ha messo la sua chip (cioè, i nostri danari), qualcosa come 9 miliardi.

 

Una primavera rosea per i vaccini di Gates. Un Inverno Oscuro – vero Dark Winter – per tutti noi.

 

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