Ambiente

COVID e incendi: gli scienziati trovano la correlazione!

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Eminenti scienziati hanno stabilito che esiste una correlazione tra gli incendi che stanno martoriando il mondo e l’aumento dei casi di COVID.

 

Secondo un recentissimo studio apparso sulla rivista Science Advances, i il 20% dei casi di coronavirus sono conseguenza dei fumi sprigionati  negli incendi.

 

La professoressa Francesca Dominici, docente di biostatistica ad Harvard e tra gli autori dello studio, ha detto che «nel complesso questa è una combinazione molto pericolosa». L’interazione tra fumo e COVID «è una cosa davvero spaventosa mentre continuiamo ad affrontare questi incendi in tutto il mondo».

 

«Quando ci sono più particelle nell’aria, questi microbi hanno effettivamente una maggiore possibilità di entrare nei polmoni», ha dichiarato l’esperta in epidemiologia ambientale all’Università della California Irva Hertz-Picciotto. «È possibile che gli incendi, aumentando massicciamente la quantità di PM2.5 che la gente respira, potrebbero promuovere la trasmissione del virus».

 

Siamo davvero felici che, dopo mesi di ripetizione del mantra «nessuna correlazione», adesso una correlazione infine si sia trovata. Tra il fuoco che arde le sterpaglie è un organismo acellulare che terrorizza il mondo

La ricerca ha avuto come oggetto di studio il territorio californiano: «abbiamo scoperto che, in alcune contee, la percentuale del numero totale di casi e morti di COVID-19 attribuibile agli alti livelli di PM2.5 era sostanziale».

 

Lo studio pare continuare il filone di ricerca che aveva dimostrato un possibile collegamento tra inquinamento e aggravarsi dei sintomi da coronavirus, con annessa maggior diffusione del patogeno.

 

Notiamo che molti scienziati ammettono tuttavia di non avere idea di come le particelle nell’aria interagiscono con il virus.

 

Ora, siamo certi che la soluzione al problema l’avete capita tutti: non inquinate! Tuttavia, siccome è impossibile non inquinare – secondo la nuova religione climatica, scimmiottatura del cattolicesimo, ognuno nasce con un peccato originale «ambientale» che è l’impronta carbonica – la cosa migliore da fare, ci ripetono, non può che essere diminuire il numero di esseri umani: con il controllo delle nascite (per il quale spingono apertis verbis da decenni) e magari anche con qualche bella ecatombe, un sacrificio umano di tipo massivo (per cui macchinano più nell’ombra).

 

Insomma, sempre la solita storia.

 

Ad ogni modo siamo davvero felici che, dopo mesi di ripetizione del mantra «nessuna correlazione», adesso una correlazione infine si sia trovata. Tra il fuoco che arde le sterpaglie è un organismo acellulare che terrorizza il mondo.

 

Eh sì. La correlazione vive. E lotta insieme a noi.

 

 

 

 

Immagine screenshot da YouTube

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