Immigrazione

Continuano gli scontri etnici in Ispagna. I servizi segreti marocchini hanno un ruolo nelle violenze?

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Le tensioni tra spagnoli ed immigrati nordafricani a Torre Pacheco sembrano essere diminuite d’intensità ma sono molti gli interrogativi che restano sulla vicenda.

 

Secondo alcuni video apparsi su canali Telegram, gruppi di cittadini marocchini o cosiddetti «spagnoli di seconda generazione» continuerebbero ad aggirarsi nottetempo, armati di spranghe e bastoni, a caccia di autoctoni. In tale contesto, secondo voci non verificate circolanti in rete, la Guardia Civil non riuscirebbe a contenere il fenomeno o peggio starebbe a guardare.

 

Nel frattempo è apparso anche un video in cui un gruppo di nordafricani sembra deporre le «armi», bastoni ed oggetti contundenti, chiedendo nel contempo la condanna di un gruppo di spagnoli autori della distruzione di un ristorante kebab.

 

 

 

 

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Alcuni commentatori hanno visto in questo gesto affatto singolare, un coinvolgimento dei servizi segreti marocchini, possibili sobillatori del clima di violenza al fine di destabilizzare la Spagna.

 

Un attivista sahraoui (il Sahara Occidentale un tempo Sahara spagnolo è attualmente conteso tra il Marocco e gli indipendentisti del Fronte Polisario) si è espresso sui fatti di Torre Pacheco notandovi la longa manus di un Marocco che avrebbe fatto dell’immigrazione uno strumento di pressione politica e di una parte della diaspora marocchina uno strumento dei suoi apparati di controllo.

 

 

L’attivista menziona anche uno spirito di arroganza coloniale da parte dei marocchini, con lo sventolare di bandiere nazionali durante gli scontri, qualcosa che abbiamo visto anche alle nostre latitudine durante la calata dei «maranza» su Peschiera nel giugno 2022 o durante i disordini scatenati dai tifosi marocchini in Spagna, Francia e Italia durante i mondiali di calcio 2022.

 

Tutto ciò avviene mentre rinasce un sedicente «Comitato per la liberazione di Ceuta e Melilla» dopo alcune tensioni tra Spagna e Marocco per l’invito del rappresentante del Fronte Polisario in Spagna al congresso del Partido Popular (PP).

 

Il summenzionato comitato di liberazione starebbe anche progettando una «Marcia Verde» per occupare pacificamente le due enclaves spagnole in terra marocchina sul modello della marcia verde con cui nel 1975, 350.000 marocchini disarmati dilagarono nel Sahara spagnolo con l’approvazione del sovrano Hassan II per spingere la Spagna ad abbandonare la regione.

 

Che dietro ai fatti di Torre Pacheco vi sia una strategia del governo marocchino con il coinvolgimento di servizi di sicurezza è ovviamente tutto da dimostrare e possiamo solo avanzare delle ipotesi.

 

Negli scontri di Torre Pacheco non è del resto nemmeno chiaro il coinvolgimento dell’estrema destra spagnola, mentre alcune fonti giornalistiche segnalano l’arresto in Catalogna di un attivista antimmigrazione che le autorità spagnole considerano coinvolto nella vicenda.

 

La situazione è confusa e scontri vi sarebbero stati anche tra nordafricani e gitani, tra le cui comunità notoriamente non corre buon sangue.

 

Secondo alcune fonti giornalistiche, le autorità spagnole avrebbero anche fermato nei pressi di Torre Pacheco un numero di non meglio identificati «ultras» e «radicali di destra» provenienti anche da Italia e Romania, convincendoli a tornare sui loro passi, lasciando la cittadina.

 

Victor Garcia 

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Immagini screenshot da Twitter

 

 

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