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«Complotto!» il New York Times afferma che Trump mette errori di battitura nei suoi tweet come «codice» segreto per i suoi sostenitori

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Un editoriale articolo di opinione del New York Times afferma che il presidente Trump sta deliberatamente inserendo errori di battitura nei suoi tweet per inviare un «codice» segreto ai suoi sostenitori.

 

«Uno dei tweet di Trump sembrava contenere un errore di battitura. In effetti, era probabilmente un codice per i suoi sostenitori più estremi», ha twittato il massimo quotidiano mondiale, linkando all’editoriale della giornalista  Emily Dreyfuss.

 

«Uno dei tweet di Trump sembrava contenere un errore di battitura. In effetti, era probabilmente un codice per i suoi sostenitori più estremi»

L’articolo afferma che gli errori di Trump nei suoi tweet sono segnali «strategici» per la sua «rete di agenti e attivisti di destra».

 

Si tratta, questa volta davvero, di una teoria della cospirazione, sorta dalla paranoia totale in cui si è cacciato il progressismo americano, anche ora che vede la possibilità dell’elezione del quasi ottantenne candidato marionetta Joe Biden.

 

In realtà, l’articolo ha pure l’onestà di ipotizzare che Trump stia deliberatamente scrivendo parole e hashtag in modo errato per aggirare la censura sempre più draconiana di Twitter, per esempio sulle storie che riguardano la «famiglia criminale Biden». Siamo arrivati a questo: l’uomo più potente del mondo che non può nemmeno dire la sua nel Paese del famoso Primo Emendamento che garantisce una libertà di espressione pressoché assoluta.

Gli errori di Trump nei suoi tweet sono segnali «strategici» per la sua «rete di agenti e attivisti di destra»

L’abisso di paranoia in cui sono finiti i progressisti è alimentato da quella che iniziano a chiamare «Trump Derangement Syndrome»

Gli utenti del social media hanno reagito sottolineando l’ironia di una pubblicazione come il New York Times impegnato in teorie cospirative così infondate mentre accusava i sostenitori di Trump di fare lo stesso.

 

L’abisso di paranoia in cui sono finiti i progressisti è alimentato da quella che iniziano a chiamare «Trump Derangement Syndrome», Sindrome da Disturbo Trump, ossia l’incapacità dei soggetti di non essere ossessionati dall’odio per il Presidente Trump.

 

L’Italia, grande laboratorio politico, aveva già sperimentato decenni addietro questo fenomeno, con l’odio viscerale per Silvio Berlusconi,

L’Italia, grande laboratorio politico, aveva già sperimentato decenni addietro questo fenomeno, con l’odio viscerale per Silvio Berlusconi, che fu addirittura accusato da alcuni di aver responsabilità nella rovina dell’Aquila terremotata.

 

Sappiamo come andò a finire: a forza di tentare di delegittimare Berlusconi (sul piano politico, giudiziario, economico e perfino sessuale) venne distrutto per sempre il tessuto connettivo tra le parti del Paese, e si ingenerarono mostri molto, molto peggiori di Berlusconi. Che infatti è oggi rimpianto da moltissimi del PD, e perfino da qualcuno dei suoi antichi Torquemada. I voti di Forza Italia farebbero tanto comodo… Si stava meglio quando si stava peggio, sotto Berlusconi.

 

Mutatis mutandis, dopo la grande delegittimazione con tanto di probabile frode elettorale, cosa può venire dopo Trump?

 

I Democrat sono sicuri di sapere contenere il Golem che stanno creando?

I Democrat sono sicuri di sapere contenere il Golem che stanno creando?

 

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