Stragi
Commissione ONU: Israele colpevole di genocidio a Gaza
Una commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha dichiarato, in un rapporto pubblicato martedì, che Israele ha compiuto un genocidio contro i palestinesi di Gaza.
Secondo il rapporto, dall’inizio del conflitto con Hamas nel 2023, Israele ha commesso quattro dei cinque atti genocidi previsti dalla Convenzione sul genocidio del 1948. Questi includono «l’uccisione», «il causare gravi danni fisici o mentali», «l’imposizione deliberata di condizioni di vita volte a distruggere i palestinesi in tutto o in parte» e «l’imposizione di misure per impedire le nascite».
«Israele è responsabile del genocidio a Gaza», ha affermato Navi Pillay, presidente della commissione delle Nazioni Unite, durante una conferenza stampa a Ginevra. «È evidente che esiste l’intento di distruggere i palestinesi a Gaza attraverso atti che soddisfano i criteri stabiliti dalla Convenzione sul Genocidio».
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Pillay ha attribuito la responsabilità di «questi crimini atroci» alle «autorità israeliane ai massimi livelli», accusandole di aver «orchestrato una campagna genocida per quasi due anni con l’intento specifico di distruggere il gruppo palestinese a Gaza». Ha inoltre sottolineato che le autorità israeliane non hanno prevenuto né punito i responsabili, omettendo di indagare o perseguire gli autori di atti genocidi.
La commissione onusiana ha analizzato le azioni di Israele a Gaza, evidenziando «l’imposizione di fame e condizioni di vita disumane ai palestinesi» e concludendo che «l’intento genocida era l’unica deduzione ragionevole», denunziando inoltre la «sistematica distruzione» dei sistemi sanitari e scolastici, oltre alla «sistematica» violenza sessuale e di genere contro i palestinesi.
La commissione ha esortato Israele a «porre fine al genocidio a Gaza» e ha invitato gli Stati membri delle Nazioni Unite a interrompere i trasferimenti di armi e a perseguire individui o aziende complici del genocidio.
Il ministero degli Esteri israeliano ha definito il rapporto «falso», accusando i suoi autori di essere «agenti di Hamas» e chiedendo «l’immediata abolizione» della commissione.
«Il rapporto si basa interamente su falsità di Hamas, riciclate e ripetute da altri», ha dichiarato il ministero. «Israele respinge categoricamente questo rapporto distorto e falso e chiede l’immediata abolizione di questa commissione d’inchiesta».
Il conflitto è iniziato il 7 ottobre 2023, quando i militanti di Hamas hanno compiuto un attacco a sorpresa nel sud di Israele, uccidendo circa 1.200 persone e prendendo più di 250 prigionieri. Secondo il Ministero della Salute di Gaza, il bilancio delle vittime palestinesi ha raggiunto 64.905 lunedì.
Martedì, Israele ha avviato un’offensiva di terra a Gaza City, una delle poche aree ancora non sotto il controllo delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), dopo settimane di attacchi intensificati contro presunti obiettivi di Hamas. L’operazione è stata approvata dal Gabinetto di Sicurezza israeliano il mese scorso, con l’obiettivo di conquistare la città.
Come riportato da Renovatio 21, la Commissione Internazionale Indipendente d’Inchiesta delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi Occupati aveva pubblicato un rapporto di 19 pagine che dichiarava le forze israeliane colpevoli di crimini di guerra, tra cui attacchi diretti contro civili e omicidi volontari, negli attacchi contro strutture scolastiche che hanno causato vittime civili.
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Immagine di Jaber Jehad Badwan via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International