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«Come un iPhone»: il capo di Moderna prevede che le persone faranno il vaccino COVID ogni anno

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Moderna prevede di introdurre nuovi vaccini sperimentali che combineranno i vaccini contro l’influenza, il COVID e il virus respiratorio sinciziale umano (RSV) in unico vaccino annuale, ha detto il CEO dell’azienda durante un’intervista con il canale TV americano CNN International.

 

Stéphane Bancel, amministratore delegato della farmaceutica americana, ha paragonato il vaccino annuale che stanno preparando alla necessità di cambiare iPhone ogni anno.

 

«Pensiamo di poter inserire in un unico prodotto molti mRNA, prendendoci cura di tutti quei virus. E questo una volta all’anno», ha dichiarato il Bancel.

 

 


 

«Dovreste essere in grado di fare un richiamo annuale, dose singola, che contenga, nella fiala, tutti quegli mRNA per tutti quei [virus] che sono, ovviamente, adattati al ceppo di una stagione, come l’influenza, come il ceppo del COVID, e così via».

 

Poi è partita la similitudine con l’iPhone, che – ha spiegato il dirigente francese – migliora leggermente con ogni nuovo modello. Così, anche i produttori di vaccini adatterebbero i loro sieri sperimentali mRNA con «la migliore scienza del momento» (quest’ultima, ci si conceda, è un’espressione di marketing basale che nemmeno l’antica promessa del mobilificio Aiazzone «al Sabato grande festa con gli architetti»…)

 

«E l’idea è un po’ come l’iPhone, mentre, sai, molti di noi acquistano un nuovo iPhone ogni settembre. E ottieni nuove app e ottieni app aggiornate», ha affermato Bancel, il quale con evidenza, a differenza di noi, cambia lo smartphone ogni anno.

 

“E questa è esattamente la stessa idea, ovvero che avrete COVID, influenza e RSV nella tua dose singola. E avrete ciò che è la migliore scienza del momento per proteggervi dal ceppo che circola ora e in autunno, inverno. Quindi possiamo combinare tutte queste cose e fornire alle persone di tutto il mondo il booster annuale. Quindi solo un’iniezione. E non vi preoccupate più dell’inverno. E avrete un bel autunno e un bell’inverno.

 

Alla domanda sui tempi per il rilascio di questo siero sperimentale all-in-one, il Bancel ha affermato che alcuni Paesi potrebbero iniziare a introdurre la tecnologia già dal prossimo anno.

 

«Quindi ci vorranno alcuni anni. Sapete, come ho detto, l’influenza e l’RSV sono nella fase tre [studi clinici]. Quindi posso vedere alcuni Paesi nel 2023 che iniziano ad avere influenza e COVID in un’unica dose, entrambi in dose singola. Per alcuni Paesi sarà il 2024. Quindi penso che ci vorranno alcuni anni».

 

«Penso che entro una finestra di tre-cinque anni in cui ogni anno avrete un prodotto migliore da Moderna che vi proteggerà da tutte le cose che circolano e con una copertura sempre maggiore di diversi virus».

 

A marzo, Bancel si era lamentato con il World Economic Forum che la sua azienda doveva «buttare via» 30 milioni di dosi del loro vaccino COVID-19 perché le persone rifiutavano il vaccino e quindi «nessuno lo vuole».

 

Prima di Moderna, Stéphane Bancel fu CEO della società francese BioMérieux, posseduta da Alain Merieux, considerato amico personale di Xi Jinping, che visità il laboratorio BSLM4 di BioMerieux a Lione nel 2014.

 

Secondo quanto appreso, i cinesi avrebbero contattato i francesi per la costruzione del laboratorio di Wuhan, il primo BSL4 del Paese, nel 2004.

 

Il suo progetto, iniziato nel 2003, è stato realizzato in collaborazione con la Francia. Parte del personale dei biolab di Wuhano ha ricevuto una formazione presso il laboratorio P4 Jean Mérieux a Lione. Nel febbraio 2017, il primo ministro francese Bernard Cazeneuve, accompagnato dal ministro francese degli Affari sociali e della salute Marisol Touraine, e Yves Lévy, presidente dell’INSERM, hanno preso parte alla cerimonia di accreditamento del laboratorio a Wuhan.

 

Su un documento datato 2014 della Fondazione Mérieux ancora visibile in rete della Fondazione Merieux è possibile leggere che la crisi dell’Ebola, insieme «alla visita presidenziale cinese a Lione ha reso possibile di accelerare il completamento del laboratorio BSL4 in Cina come parte di una cooperazione sino-francese senza precedenti».

 

Nel 2011, dopo aver lavorato in BioMerieux, il Bancel divenne CEO di Moderna, di cui possiede il 9% delle azioni, che oggi valgono almeno un miliardo.

 

La carriera di Bancel è insomma segnata dal coronavirus: prima nella società che aiuterà i cinesi a costruire il laboratorio di Wuhano, poi nel Massachusetts nella società che per il virus di Wuhano, in teoria, dovrebbe aver trovato il vaccino.

 

Le recenti dichiarazioni del Bancello ci confermano che la tecnologia mRNA si prepara ad essere utilizzata per tutti i vaccini, e non solo per quelli.

 

Come da titolo di un fortunato articolo di Renovatio 21, «Ogni vaccino diverrà un vaccino mRNA».

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

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