Bioetica
«Combattenti della resistenza» contro l’eutanasia belga pubblicano un’antologia sul dietro le quinte
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Questo libro sarebbe un affare a qualsiasi prezzo, ma è gratuito per il download dal sito web di Springer, l’editore di numerose riviste mediche: Euthanasia: Searching for the Full Story: Experiences and Insights of Belgian Doctors and Nurses («Eutanasia: Ricerca per la storia completa: esperienze e convinzioni di Medici e infermieri belgi»).
L’eutanasia, sebbene legale in Belgio, è osteggiata da alcuni professionisti sanitari.
«Le testimonianze riportate in questo libro sono lungimiranti e profetiche: sono le parole di “combattenti della resistenza” e osservatori che non credono che l’eutanasia possa essere un atto medico o di cura, né può essere un’opzione neutra»
Questa raccolta di saggi contiene approfondimenti e storie stimolanti tratte dall’esperienza professionale degli autori. Come afferma l’autore di uno degli in avanti del libro:
«Le testimonianze riportate in questo libro sono lungimiranti e profetiche: sono le parole di “combattenti della resistenza” e osservatori che non credono che l’eutanasia possa essere un atto medico o di cura, né può essere un’opzione neutra».
«Come ho detto prima, l’eutanasia non completa le cure palliative, ne pone fine; non è l’apice della cura e del supporto per il paziente, lo interrompe; non dà sollievo ai pazienti, prende le loro vite».
Questo libro ad accesso aperto è stato scritto da dieci operatori sanitari belgi, infermieri, professori universitari e medici specializzati in cure palliative ed esperti di etica che temono che l’eutanasia sia diventata normalizzata e banale.
Lungi dall’essere polemiche, queste storie di vita e di morte presentano un altro aspetto della narrazione dell’autonomia del paziente.
L’eutanasia non completa le cure palliative, ne pone fine; non è l’apice della cura e del supporto per il paziente, lo interrompe; non dà sollievo ai pazienti, prende le loro vite»
Come osservano Margaret Somerville, bioetica australiana e Wes Ely, specialista in terapia intensiva americana, c’è una carenza di letteratura sulle ramificazioni sociali della legalizzazione dell’eutanasia
Scrivono che «la causa contro l’eutanasia è molto più difficile da promuovere, non perché sia debole – non lo è – ma perché è molto più complessa. Questo caso richiede di guardare non solo al presente ma anche alla nostra “memoria umana collettiva”, cioè alla storia, per trarre insegnamenti dal passato e alla nostra “immaginazione umana collettiva” per cercare di anticipare le conseguenze complete e più ampie della legalizzazione dell’eutanasia»
Michael Cook
Direttore di Bioedge
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.