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Clinton, Bush, Obama: 3 presidenti malvagi vi vogliono vaccinare

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In quello che è con probabilità lo spot più inquietante del decennio, 3 ex presidenti americani (cioè tutti i presidenti dal 1992, eccetto, casualmente, Donald Trump)  chiedono alla popolazione americana di vaccinarsi per il coronavirus.

 

«Lungi dall’essere rassicurante, tutto ciò che riguarda il messaggio del trio è inquietante» scrive Lifesitenews. E non potrebbe essere altrimenti.

 

«Lungi dall’essere rassicurante, tutto ciò che riguarda il messaggio del trio è inquietante»

Clinton è coinvolto in storie sordidissime il cui mistero crudele persiste – pensate all’isola della pedofilia di Epstein,  dove il marito di Hillary sarebbe stato ospite, o, se siete più maliziosi, a quello che chiamano «Clinton Body Count», l’incredibile scia di morti attorno a Bill e Hillary.  Su un piano più noto, Clinton è quello che mentì spudoratamente, rischiando l’impeachment, quando disse che non aveva avuto rapporti sessuali con la stagista Monica Levinsky.

 

Bush junior, come noto, iniziò un paio di guerre che hanno causato, alcuni ritengono, forse una milionata di morti, con destabilizzazione definitiva dell’area (la creazione dell’ISIS, da dove credete che provenga) e pure, come ricordato nel recente viaggio di Bergoglio, la persecuzioni dei cristiani caldei. La bugia per la quale Saddam Hussein nascondeva le temutissime «Armi di Distruzione di Massa» fu, incredibilmente, una bugia che ad un certo punto tutti, compreso chi la proferì, fu ritenuta tale.

 

Obama, il personaggio forse più strano del trio, è autore di centinaia di attacchi con i droni, con un numero spropositato di vittime civili (donne, vecchi e bambini che stavano ad un matrimonio da qualche parte in Afghanistan…) compreso un prigioniero italiano che invece che liberare hanno disintegrato con un robot volante. Obama è quello che, ha raccontato Snowden, spiava su ogni comunicazione non solo dei cittadini USA, ma di chiunque.  Del finto afroamericano potremmo parlare per ore ma preferiamo concentrarci sul messaggio di oggi, ci basta ricordare quante menzogne ci ha rifilato anche lui (prima fra tutte, magari, quella riguardo il suo luogo di nascita, l’origine della sua famiglie, o anche solo il suo vero orientamento sessuale).

 

 

Questi tres amigos sono insomma le persone giuste per convincere i cittadini che nessuno vuole ucciderli, e che non vi sono menzogne legate alla guerra sanitaria in corso

Questi tres amigos sono insomma le persone giuste per convincere i cittadini che nessuno vuole ucciderli, e che non vi sono menzogne legate alla guerra sanitaria in corso.

 

«La scienza è chiara. Questi vaccini proteggeranno te e coloro che ami da questa malattia pericolosa e mortale» dice l’ex cocainomane George Dubya Bush, sulla cui ignoranza per anni si sono raccontate barzellette memorabili e prodotti indimenticabili sketch del Saturday Night Life. Resta ad oggi insuperato comunque il famoso discorso in cui il presidente disse  oscuramente: «so che gli esseri umani e i pesci possono coesistere pacificamente». Una persona credibile.

 

«Potrebbero salvarti la vita» dice Bill Clinton, mentre la nostra mente vola verso la bizzarra impiccagione di Epstein in carcere.

«Questa è la pubblicità meno convincente nella storia dell’umanità»

 

«Il primo passo per porre fine alla pandemia» sentenzia Obama, l’uomo che ha permesso l’incendio del Medio Oriente con le Primavere Arabe, l’assassinio belluino di Gheddafi (con conseguente immane danno per a Repubblica Italiana) e infine la macelleria senza fine della guerra siriana: come aveva ricordato Trump in campagna elettorale nel 2016, in un certo senso «Obama e Hillary hanno creato l’ISIS» – cosa vera forse in più di un senso. Gli americani ricordano inoltre la quantità di menzogne sparate da Obama riguardo alla sua riforma sanitaria.

 

Insomma, lo spettacolo lugubre di questi tre mostri politici è davvero raggelante.

 

Non solo all’apice della Casa Bianca, ma anche nella gestione delle comunicazione istituzionali americane è evidente che vi sia ora un tremendo problema di demenza.

«Questa è la pubblicità meno convincente nella storia dell’umanità», ha twittato il dottor Taylor Marshall.

 

Non solo all’apice della Casa Bianca, ma anche nella gestione delle comunicazione istituzionali americane è evidente che vi sia ora un tremendo problema di demenza.

 

 

 

 

 

 

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