Geopolitica

Cipro rifiuta di dare armi all’Ucraina

Pubblicato

il

Nonostante l’apparizione personale a Cipro del ministro della Difesa ucraino Oleksiyj Reznikov, il governo cipriota ha respinto categoricamente la sua richiesta di armi.

 

Il portavoce del governo cipriota Constantinos Letymiotis ha annunciato ieri che «il paese non fornirà armi all’Ucraina, perché non possiamo permetterci di inviarle in Ucraina perché ne abbiamo bisogno per la nostra stessa protezione».

 

Reznikov ha incontrato il ministro della Difesa cipriota Michalis Giorgallas e ha chiesto armi, nel contesto di una proposta americana per Cipro di consegnare i suoi sistemi di difesa aerea BUK-M1-2 e TOR-M1, nonché i carri armati T-80U e il TOMA BMP -3 veicoli corazzati per il personale in Ucraina.

 

Gli Stati Uniti si erano offerti di dare a Cipro i sistemi di difesa aerea israeliani, in sostituzione di quelli russi, ma Nicosia ha rifiutato la proposta, poiché sarebbero passati due anni prima che i sistemi israeliani potessero essere consegnati.

 

Quella di Cipro è una posizione diametralmente opposta a quella dell’Italia che, come molti altri Paesi, ha donato parti fondamentali della propria difesa, come l’antiaerea dei SAMP-T, a Kiev per il suo conflitto con la Russia. Anche in quel caso, a spingere era Washington.

 

Letymiotis ha spiegato che Cipro è impegnata a estendere gli aiuti umanitari e addestrerà il personale militare ucraino nelle operazioni di sminamento.

 

Come riportato da Renovatio 21, anche un altro Paese dell’area, lo Stato di Israele, ha lungamente tentennato nella fornitura di armi (in particolare le batterie di difesa aerea e le armi cibernetiche) a Kiev, resistendo alla pressione di Washington.

 

La possibilità che Israele desse armi a Zelens’kyj aveva fatto scattare l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev.

 

«Sembra che Israele stia per fornire armi al regime di Kiev. Una mossa molto avventata. Distruggerà tutte le relazioni interstatali tra i nostri Paesi», ha detto sul suo canale Telegram.

 

L’ex presidente della Federazione Russa ha quindi sottolineato il cortocircuito di senso di vedere lo Stato ebraico che vuole armare dei filonazisti: «per non parlare del fatto che la feccia di Bandera era nazista e lo è tuttora. Basta guardare i simboli dei loro moderni lacchè. Se Israele fornisce loro armi, allora è tempo che Israele dichiari Bandera e Shukhevych i loro eroi».

 

 

 

 

 

 

Immagine di Vitaliy Ragulin via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

 

 

 

Più popolari

Exit mobile version