Epidemie

Chirurgo muore di COVID settimane dopo il secondo vaccino

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Un giovane chirurgo ortopedico di Memphis è deceduto lunedì 8 febbraio a causa della risposta immunitaria al  COVID, e questo settimane dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino. Lo riporta la testata locale Daily Memphian.

 

Si tratterebbe del primo caso del genere.

 

Un giovane chirurgo ortopedico di Memphis è deceduto lunedì 8 febbraio a causa della risposta immunitaria al  COVID, e questo settimane dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino

Il dottor J. Barton Williams è morto nelle prime ore di lunedì al Baptist Memorial Hospital-Memphis. Aveva 36 anni. Si era appena sposato a dicembre.

 

«Quello che pensiamo finora è che soffrisse di sindrome infiammatoria multisistemica (MIS)», ha detto l’esperto di malattie infettive Baptist Dr. Stephen Threlkeld.

 

La sindrome, più comune nei bambini, spesso appare e si comporta come la malattia di Kawasaki, che causa infiammazione nei vasi sanguigni.

 

«Quello che pensiamo finora è che soffrisse di sindrome infiammatoria multisistemica (MIS)»

La MIS è una reazione in qualcuno che ha avuto l’infezione da COVID settimane o mesi prima e ha attivato una reazione immunitaria grave e ritardata, che spesso causa danni significativi agli organi.

 

Il dottor Williams ha detto ai medici che non era a conoscenza di aver avuto COVID e che è risultato negativo più volte in ospedale, il che non è insolito, ha detto il dottor Threlkeld.

 

Il MIS è essenzialmente una risposta immunologica incontrollata al virus, ha affermato il dottor Scott Strome, decano esecutivo del College of Medicine presso l’Università del Tennessee Health Science Center.

 

«Ci sono ancora informazioni da raccogliere – ha detto il dottor Threlkeld – C’è un’autopsia in sospeso e stiamo lavorando a stretto contatto ogni giorno con il CDC».

«Vogliamo essere sicuri che non ci sia alcuna indicazione che ci sia una relazione con il vaccino a questo punto»

 

«È difficile trarre conclusioni radicali in qualsiasi direzione quando si parla di qualcosa che non è stato segnalato prima da nessuna parte» ha proseguito il dottor Threlkeld, che ha tenuto a precisare che «Vogliamo essere sicuri che non ci sia alcuna indicazione che ci sia una relazione con il vaccino a questo punto».

 

Anche il Tennessee, insomma, è alla cerca del mantra salvifico: «nessuna correlazione».

 

Ricordiamo il Tennessee anche per averci regalato l’avvincentissima storia, mai chiarita, della mitica infermiera Tiffany Dover, svenuta in diretta TV dopo il vaccino, e mai più riapparsa in immagine da allora.

 

 

 

 

 

 

 

Immagine d’archivio

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