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Casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli in cui cominciò la storia di Natale

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Renovatio 21 vince per una volta il suo disgusto riguardo le citazioni di G.K Chesterton e pubblica questa sua poesia sul Natale. Nel chiedere la pietà di comprendere che pubblicare continuamente contenuti è un lavoro estenuante, matto e disperatissimo, vi lasciamo con queste quartine sulla Natività. Buon Natale, caro lettore! Ti vogliam bene

 

 

Tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa, / e si sentono forestieri sotto il sole,

Laggiù una madre senza posa camminava,

 fuori da una locanda ancora a vagare;

nel paese in cui lei si trovò senza tetto,

tutti gli uomini sono a casa.

 

Quella stalla malconcia a due passi,

fatta di travi instabili e sabbia scivolosa,

divenne qualcosa di così solido da resistere e reggere

più delle pietre squadrate dell’impero di Roma.

 

Qui combattiamo e ardiamo d’ira, / abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese, / ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli / in cui cominciò la storia di Natale

Perché tutti gli uomini hanno nostalgia anche quando sono a casa,

e si sentono forestieri sotto il sole,

come stranieri appoggiano la testa sul cuscino

alla fine di ogni giornata.

 

Qui combattiamo e ardiamo d’ira,

abbiamo occasioni, onori e grandi sorprese,

ma casa nostra è là sotto quel cielo di miracoli

in cui cominciò la storia di Natale.

 

Un bambino in una misera stalla,

con le bestie a scaldarlo ruminando;

solo là, dove Lui fu senza un tetto,

tu ed io siamo a casa.

Abbiamo mani all’opera e teste capaci, / ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa!

 

Abbiamo mani all’opera e teste capaci,

ma i nostri cuori si sono persi – molto tempo fa!

In un luogo che nessuna carta o nave può indicarci

sotto la volta del cielo.

 

Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche,

e anche le cose ovvie sono strane,

basta la terra e basta l’aria

per suscitare la nostra meraviglia e le nostre guerre;

Questo mondo è selvaggio come raccontano le favole antiche

 

Ma il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago

e troviamo pace solo in quelle cose impossibili,

in quei battiti d’ala fragorosi e fantastici

che volarono attorno a quella stella incredibile.

 

Il nostro riposo è lontano quanto il soffio di un drago

Di notte presso una capanna all’aperto

giungeranno infine tutti gli uomini,

in un luogo che è più antico dell’Eden

e che alto si leva oltre la grandezza di Roma.

 

Fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono, / Fino al luogo dove Dio fu senza un tetto / e dove tutti gli uomini sono a casa

Giungeranno fino alla fine del viaggio di una stella cometa,

fino a scorgere cose impossibili che tuttavia ci sono,

fino al luogo dove Dio fu senza un tetto

e dove tutti gli uomini sono a casa.

 

 

Renovatio 21 ignora chi abbia realizzato la traduzione di questa poesia che qui pubblichiamo e che circola su internet, ma lo ringazia, e gli augura Buon Natale!

 

 

 

 

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