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Cardiologo triplamente vaccinato contagia cardiologo triplamente vaccinato

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La voce è emersa su Twitter: in Israele un cardiologo vaccinato con la terza dose avrebbe contagiato un collega pure triplamente inoculato con l’anti-COVID.

 

Gli utenti stanno dei social stanno facendo girare questa voce, che però avrebbe fonte ufficiale: un’emittente di Stato.

 

un cardiologo vaccinato con la terza dose avrebbe contagiato un collega pure triplamente inoculato con l’anti-COVID

 

La notizia si basa su un articolo dell’agenzia di stampa pubblica israeliana Kan News, che lunedì ha twittato riguardo al contagio Omicron tra un cardiologo di 70 anni e un altro medico dell’ospedale di Sheba.

 


Traducendo, Kan News scrive: «Prima pubblicazione: un cardiologo, di circa 70 anni, ha contratto [il coronavirus] da un altro cardiologo dell’ospedale Sheba, sospettato di essere portatore della variante Omicron – entrambi erano vaccinati con 3 dosi. Il primo paziente è tornato da una conferenza in Inghilterra lo scorso mercoledì, e fino a quando non ha avvertito i sintomi e ha visitato altre due conferenze».

 

L’emittente di Stato Kan News, anche chiamata Israeli Public Broadcasting Corporation, è il terzo più grande gruppo di informazione in Israele.

 

La disorientante notizia  arriva nel momento in cui Israele, a causa della paura dell’Omicron, dallo scorso fine settimana ha imposto uno dei più severi divieti al mondo di viaggiare nel Paese.

 

La disorientante notizia  arriva nel momento in cui Israele, a causa della paura dell’Omicron, dallo scorso fine settimana ha imposto uno dei più severi divieti al mondo di viaggiare nel Paese

Come riportato da Renovatio 21, la contraddittoria situazione vaccinale ed epidemica israeliana hanno portato alcuni giornalisti a parlare di «dati allarmanti e scioccanti». L’impennata di contagi tra vaccinati israeliani a fine estate cominciò a preoccupare perfino la stampa mondiale mainstream, per esempio il New York Times.

 

Quattro mesi fa, durante il lancio del richiamo booster nel Paese, si registrarono subito già 14 casi di terzodosati contagiati.

 

Israele fu il primo Paese a implementare la vaccinazione totale della popolazione, un obbiettivo, forse anche elettorale, dell’ex premier Benjamin Netanyahu. Si disse che per realizzare il programma di inoculazione massiva Israele avesse stipulato con Pfizer un accordo «segreto» per avere più dosi del siero genico. La politica ultravaccinista di Tel Aviv non è mutata con la detronizzazione di Netanyahu.

 

Israele fu il primo Paese ad introdurre il green pass e a implementare tecnologie di sorveglianza invasiva come i braccialetti elettronici per controllare le persone in quarantena.

 

I green pass, disse in un fuori onda il ministro israeliano alla Salute Nitzan Horowitz, «servono alla coercizione dei non vaccinati».

 

Dopo lockdown estenuanti e un programma di vaccinazione e di controllo senza precedenti, anche in Israele si è avuta una reazione di protesta da parte della popolazione, che non ha esitato a tirare fuori la Stella gialla, simbolo che tanto fa arrabbiare i giornali italiani se usato nel contesto della protesta pandemica.

 

 

 

 

 

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