Spirito
Cardinale Müller: conclave «catastrofico» se il conclave elegge un «papa eretico»
Il cardinale Gerardo Müller ha messo in guardia dal pericolo di un nuovo papa che sarebbe «un eretico» se basasse i suoi valori sui «mass media».
Dopo la morte di papa Francesco, avvenuta il 21 aprile, il cardinale Müller ha parlato al Times delle sue speranze per il prossimo conclave e del dovere dei cardinali nell’eleggere il nuovo Romano Pontefice.
Il cardinale tedesco – che parteciperà al suo primo conclave – ha esortato i suoi confratelli nel Collegio cardinalizio a ignorare le etichette di partito, come progressista e conservatore. Un papa «deve essere ortodosso, né liberale né conservatore».
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«La questione non è tra conservatori e liberali, ma tra ortodossia ed eresia» ha aggiunto. «Prego affinché lo Spirito Santo illumini i cardinali, perché un papa eretico che cambia ogni giorno a seconda di ciò che dicono i mass media sarebbe una catastrofe».
Il porporato germanico sottolineato anche l’acclamazione di Francesco da parte dei media laici, avvertendo che «papa Francesco è ben visto dai mass media e c’è il rischio che [i cardinali] dicano: “Dobbiamo continuare”».
Invece di adottare questa linea, i cardinali, ha detto, «hanno la responsabilità di eleggere un uomo che sia in grado di unificare la Chiesa nella verità rivelata».
Un nuovo papa deve evitare di cercare di «cercare l’applauso del mondo laico che vede la Chiesa come un’organizzazione umanitaria che fa lavoro sociale», ha affermato secondo quanto riportato dal Times.
«Il cattolicesimo non consiste nell’obbedire ciecamente al papa senza rispettare le Sacre Scritture, la Tradizione e la dottrina della Chiesa», ha quindi osservato il cardinale.
All’età di 77 anni, Müller è stato nominato cardinale da Francesco nel febbraio 2014 e ha ricoperto l’incarico di prefetto dell’ufficio dottrinale del Vaticano dal 2012 al 2017. In seguito non gli è stato affidato alcun nuovo incarico da Bergoglio, nonostante all’epoca avesse solo 70 anni.
Tre giorni fa, aveva chiesto ai fedeli cattolici di pregare per l’anima di Francesco e perché il nuovo papa sia «un buon pastore».
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Negli ultimi anni, il tedesco si è distinto come uno dei principali critici di alcuni aspetti del pontificato appena concluso, in particolare del Sinodo sulla sinodalità.
Come riportato da Renovatio 21, a settembre il cardinale aveva avvertito che l’attuale Sinodo sulla sinodalità potrebbe essere utilizzato dai «progressisti» e dalle «forze anticattoliche» per implementare l’Agenda 2030 nella Chiesa.
Il Müller aveva fatto sentire subito la sua voce per la blasfemia alle Olimpiadi, e non si è tirato indietro nemmeno per chiedere la scomunica di Joe Biden perché sostenitore dell’«infanticidio», cioè dell’aborto.
Mueller ha parlato con coraggio di «blasfemia» della benedizione omosessuale, di «eresie materiali» di Bergoglio, dell’immigrazione di massa come strumento per distruggere le identità nazionali, e di una Terza Guerra Mondiale intesa come «guerra contro l’umano» che è in partenza.
Il cardinale si era inoltre scagliato contro l’Agenda ONU 2030, che estenderebbe la sua influenza sin nel Sinodo.
Ora monsignore avrà la possibilità di esprimere le sue opinioni direttamente ai suoi confratelli cardinali durante gli incontri pre-conclave iniziati martedì mattina.
Non esiste ancora una data ufficiale per l’inizio del conclave, che dovrebbe iniziare tra i 15 e i 20 giorni dopo la morte del papa. Un calcolo del genere indicherebbe il 5 o il 6 maggio come la prima data possibile per la riunione dei cardinali nella Cappella Sistina e il voto sul nuovo successore di San Pietro.
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Immagine di Raimond Spekking via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International; immagine tagliata